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mercoledì 13 maggio 2009

Sony e PSN verso il grande cambiamento..

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Sony ha perso ormai già da un po' la sua tipica arroganza da dominatrice assoluta del settore (ricordate? "La next generation inizierà quando lo vogliamo noi" ecc..). Di errori ne sono stati fatti e tanti, di teste ne sono cadute parecchie, da Ken Kutaragi a Harrison e cosi via, fino al recente abbandono di Reeves che ha lasciato il posto a House, peraltro uno degli autori della prima grande PlayStation quindi non certo un novellino. Gli introiti finanziari sono mancati e mancano tuttora, visto che proprio oggi la stessa compagnia ha annunciato perdite nell'anno fiscale passato di ben un miliardo di dollari con la divisione giochi che è scesa del 18%..

La situazione attuale la vediamo tutti: non lotta più per accaparrarsi esclusive di qualità, accontentandosi invece di produzioni secondarie riservate magari ad un solo territorio come la presunta esclusività di Ghostbusters, titolo peraltro probabilmente mediocre. Non contenta del suo stato, la cara Sony spende tantissimo in produzioni infruttuose come Little Big Planet e Killzone 2, dimostrando sempre più di aver perso la bussola. A me quasi viene pena, perché in fin dei conti ci sono cresciuto con questo marchio, PlayStation infatti per me ha rappresentato la maturità videoludica, ovvero quella console che mi ha distaccato dal grembo accogliente dei vecchi videogames per farmi confrontare con produzioni come Resident Evil e Tomb Raider, God of War e sopratutto GranTurismo, il gioco forse che ho giocato di più insieme a Pes 3 (37 Master League di fila..).

Sappiamo tutti che per il gigante giapponese il mercato è ormai compromesso, e dispiace vederla pure proporsi l'impossibile ovvero piazzare nell'anno fiscale appena iniziato la cifra di ben 15 milioni di console vendute. Non è possibile senza un taglio di prezzo, e nonostante provi a fare promozioni con due o tre giochi allegati questo non basta perché la spesa richiesta è sempre la stessa. Insomma PlayStation 3 DEVE scendere di prezzo!

A sentire però le ultime dichiarazioni rilasciate nel corso di una recente intervista a Nikkei Electronics Asia da parte di Howard Stringer ovvero il CEO di Sony Corporation, ecco sparire ancora una volta questa speranza, nonostante è evidente dalle sue parole il senso di disfatta, ancor maggiore se vogliamo è la consapevolezza di aver perso non solo il mercato e parte del denaro investito, ma anche tante buone e possibili idee, occasioni che ora con un colpo di coda Sony cercherà di farsi ripresentare. Un sistema perfettamente multimediale come Ps3 ed il suo servizio online gratuito potenzialmente non aveva limiti nelle possibilità, ma Sony non ha nemmeno centrato quella "multimedialità" che contraddistingueva il perno base dove sviluppare PlayStation 3, facendosi anticipare (almeno in Europa) addirittura da Microsoft con il noleggio film e chissà addirittura Nintendo ed il suo servizio online da discount. Tuttavia dicevo in questi mesi sembra che la compagnia si sia messa al lavoro a nostra insaputa per un qualcosa davvero di epocale, che possiamo leggere nelle stesse parole riassuntive di Stringer:

"Abbiamo sviluppato una nuova, incredibile tecnologia per PS3, ma a costi davvero elevati. Ora però abbiamo adottato un approccio leggermente differente e stiamo evolvendo la console in una piattaforma per servizi web. Il prossimo passo sarà espandere il PSN ad altri tipi di hardware, dal momento che il numero di PS3 vendute pone purtroppo un limite alla diffusione del network stesso."

Quindi vedremo un innalzamento di contenuti basati sull'asse di PlayStation Network e sulla prima utilizzatrice di questo sistema, ovvero proprio la bistrattata PlayStation 3 che potrebbe cosi ritrovarsi magari già l'anno prossimo con il miglior sistema d'intrattenimento almeno per completezza e servizio. Probabilmente non sarà fatto tutto in casa, nonostante il colosso nipponico è proprietario di parecchi monicker come la più grande azienda discografica del mondo, la Sony Music e sopratutto la Sony Pictures Entertainment, ovvero Columbia e MGM su tutte.
Insomma se riuscisse per davvero a migliorare il servizio, non dedicandolo solo ai videogames dove comunque se la cavicchia più che bene, trasformandolo in una sorta di Itunes raggiungibile non solo dalle console ma anche dai Walkman di nuova generazione e dai cellulari Sony Ericsson allora davvero si potrebbe vedere la stella della fortuna tornare ad aleggiare attorno le produzioni di questa società.
Insomma è con un’ottica di miglioramento ed espansione quindi che Stringer si è detto intenzionato a trasformare il PlayStation Network di Sony in un servizio che non sia legato al solo e prevalentemente intrattenimento videoludico, ma in un qualcosa che coinvolge l'entertainment a 360°. Pensandoci bene in questo senso l’implementazione ed il supporto di Home, ovvero un Social Network (PlayStation Home) e di due servizi dedicati all’intrattenimento (uno per la musica ed uno per i film) rifletterebbero appieno la strategia di Sony.

A questo punto il prossimo passo della compagnia sarebbe quello di espandere il servizio offerto dal Network, trasformandolo da un “closed system” in un “open system”, cioè un sistema non solo confinato alle piattaforme ludiche ma a qualcosa che sia implementato sempre più nella tecnologia multimediale offerta da Sony. Insomma, si è ben compresa la volontà di mettere il sistema Network al centro del suo universo, presso il quale tutte le sue apparecchiature elettroniche troveranno materiale, musica, games o film da poter scaricare, creando un sistema distribuitivo di nuova generazione. Addirittura, ma questa è una teoria, potrebbe abbracciare anche altri marchi e quindi non solo vincolato ai prodotti Sony, ma questa è pura speculazione in quanto è vero che amplierebbe le possibilità di distribuzione ma non è da dimenticare che Sony stessa è anche un costruttore tecnologico che ha interessi nel piazzare più vendite possibili.

Eppure qualcosa nell'aria si muove, infatti la dichiarazione più succulenta dell'intera intervista ad Howard Stringer, che tocca temi ampi tanto da spaziare in tutto l'attuale settore tecnologico, è di quelle da ricordare: secondo Stringer, se Sony avesse abbracciato anni fa i sistemi open liberandosi di DRM e affini oggi avrebbe potuto detenere il primato nell'ecosistema della vendita di musica e di portable media player a discapito di Apple. Molte persone hanno pensato che il servizio di download Sony fosse condannato proprio per questo motivo, ma comunque ora potrebbe risorgere a nuova vita proprio nella forma del PlayStation Network. Il DRM è basato su Marlin, un open scheme sviluppato da compagnie produttrici di elettronica di consumo e altri tipi di aziende. "Tutto questo cosa significa?" dice Stringer, "Molto semplice, che abbiamo iniziato la transizione da un sistema chiuso ad uno aperto". E' scusate se è poco!!

Lo stesso Stringer ha lodi ed ammirazione pure per Nintendo, che si notano quando afferma che "il Wii di Nintendo è un eccellente esempio di allargamento del mercato, in quanto non hanno sviluppato nessuna tecnologia unica, ma semplicemente realizzato che c'era della domanda potenziale per qualcosa di differente dai videogiochi convenzionali, e pensato a come soddisfare richieste differenti da parte di gruppi addirittura d'età variabile".

Stringer ha espresso poi le sue idee in materia del rapporto tra tecnologia e sistemi privi di lucchetti DRM. Secondo il dirigente è proprio da qui che si deve partire per rilanciare le sorti dell'economia, prospettando un'insolita svolta ovviamente ancora tutta da confermare.
Sony quindi, tramite queste parole sembra aver raggiunto e superato la fase del "pentimento" arrivando addirittura a comprendere l'impossibile, ovvero che le tecnologie DRM rappresentano un fallimento, considerando che molte delle maggiori entità dell'industria dei contenuti musicali hanno intrapreso un vero e proprio cambio di rotta varando alternative DRM-free. Che sia arrivata l'ora di un insperato cambio di rotta in casa Sony, che fino a ieri era uno dei maggiori simboli della "protezione" alle sue produzioni? Sarà davvero una svolta quella che seguirà alle parole di Stringer? Difficile a dirsi, ma se alle parole seguiranno i fatti, gli scenari futuri potrebbero essere davvero interessanti. Un'eventuale apertura verso un ecosistema open non potrebbe che giovare a Sony, reduce anche dal non fortunatissimo impatto sul mercato della PS3, modificando radicalmente certi scenari contemporanei che vedono il vecchio sistema arrancare sempre di più in favore di una rinascita del digital delivering. Sappiamo tutti come in ambito videludico questo sia ancora troppo poco applicabile, ma chissà che questa non sia davvero l'ultima generazione dei supporti cosi come li conosciamo?

(danleroi)

martedì 12 maggio 2009

Nintendo ci svela i suoi million sellers..

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Dopo averci spiegato nel dettaglio i dati di vendita dell'ultima stagione, Nintendo oggi ha elencato i titoli dei videogiochi top-seller first party per il Wii ed il DS. Il risultato è quasi suggestivo, perché si parla di cifre che non siamo abituati a vedere sulle altre console, e questo risultato premia ulteriormente la linea politica condotta da Nintendo in questa generazione.

Nintendo Wii:

Wii Sports si rivela essere il titolo bundle (ovvero venduto con la console) più diffuso di sempre, superando il classico per NES di Super Mario Bros, con 45,7 milioni di unità vendute. Notevole ma scontato. Da notare che in Giappone il gioco è venduto separatamente, ed ecco dove ha origine infatti la leggera discrepanza tra le vendite mondiali del Wii e quelle di Wii Sports. Wii Play, ovvero quella specie di test del wii remote spacciato per gioco, invece si conferma come il gioco più venduto, con circa 23 milioni di pezzi. Wii Fit e la sua bilanciona, invece si colloca al terzo (secondo) posto con ben 18.2 milioni di unità vendute, seguito a breve dall'eccellente Mario Kart Wii che ci cuzza ben 15,4 milioni di pezzi.
Parlando invece di produzioni "più degne" possiamo notare come Super Smash Bros Brawl, l'eccezionale picchiaduro con tutti i personaggi di Nintendo, fa il suo bottino con 8,4 milioni, seguito a ruota dal capolavoro Super Mario Galaxy al sesto posto con 8 milioni di unita circa. Il deludente Mario Party 8 invece riesce a gabbare ben 6,7 milioni di utenti, me compreso purtroppo. Il dimenticato Link Crossbow Training, con quel pezzo di plastica abbinato invece piazza ben 3,76 milioni di unita vendute.
Altro BIG nelle vendite sono titoli usciti questo natale, quindi relativamente ancora giovani a confronto dei biblici masterpiece appena citati. Si tratta di Animal Crossing: City Folk, che vanta la bellezza di 6,7 milioni di copie vendute in meno di sei mesi. Più di Gears of War 2 per Xbox 360 tanto per fare un richiamo da console war, che da poco ha festeggiato i cinque milioni di pezzi venduti. Altro bel titolo natalizio è il "groppadicane" Wii Music (mi è rimasto impresso il paragone che aveva fatto Myna ehehe) che usurpa le tasche di ben 2,65 milioni di utenti.
L'ultimo successo di Nintendo in ordine cronologico invece è Mario Super Sluggers, che da noi quei scemoni non lo hanno fatto uscire (mortacci loro) ma che sgrafagna ben 1,2 milioni di copie vendute.

Nintendo DS:

Per il Nintendo DS ovviamente il più venduto è il remake di Chrono Cross.. see ahahah no il più venduto lo sanno anche i coccodrilli, e si tratta nientepopodimeno che il celebre Brain Training, con ben 17,4 milioni di unità worldwide, seguito a ruota dal successone Pokemon Diamond/Perla con addirittura 16,8 milioni e da More Brain Training con 13,7 milioni. Cosa aspettano per il prossimo Brain Training francamente non lo so.
Veniamo ai titoli più interessanti (per me, ma scrivo io.. che volete.. 8-) ) con Animal Crossing: Wild World che si dimostra un grande successo capace di piazzare dieci milioni di unità in tutto il pianeta, causando credo l'esaurimento al povero Resetti che deve ogni volta correre qua e la a sgridare e spaventare milioni di utenti ogni giorno. Sicuramente al prossimo episodio non lo vedremo..
La conversione di Mario 64 per il DS si becca ben 7,5 milioni di videogames nel mondo, seguito nell'immediato dal solo Mario Party DS con quasi sei milioni. Poi ecco l'altro Pokemon, il Mistery Dungeon che scollina le 4,5 milioni di unità worldwide. Altro successo si rivela sorprendentemente Rhythm Paradise, che non so francamente nemmeno che cos'è e non voglio saperlo, con quasi due milioni di pezzi piazzati. Il celebre Professor Layton invece ottiene buoni risultati con 1,6 milioni, da contare però che la pubblicità in tv su questo titolo non è stata immediata e quindi è ancora pienamente attivo nelle vendite. Questi dati poi non riguardano il Giappone in quanto in oriente si è occupata la stessa Level-5 della distribuzione, ed i report qui trattati riguardano la sola Nintendo.

Ragazzi ma a noi cosa ne viene in tasca? Niente.. magari però tutti sti soldini guadagnati da Nintendo serviranno per costruire la nuova console, quella dei nostri sogni con modulo lunare, mappatura della stanza in 3D e tante belle hostess olografiche nude!!

(danleroi)

lunedì 30 marzo 2009

Blast Works in arrivo a maggio..

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Ok forse non sono la persona più adatta per dare pareri obiettivi verso un genere di videogame come quello di R-Type, vista la mia smodata passione per questi titoli.. ma davvero questo Blast Works: Build, Trade, Destroy riesce a lustrarmi gli occhi come poche altre produzioni odierne.
Il perchè di questo "entusiasmo" ve lo spiego subito: Blast Works essenzialmente è il riadattamento del gioco giapponese di provenienza indie chiamato Tumiki Fighters. In Blast Works ci ritroveremo a pilotare una navicella piccola ed essenziale, ma il suo potere travalica le sue dimensioni e non certo per la mera potenza di fuoco! Infatti questa navicella ha il potere di disassemblare o assorbire in se i velivoli nemici ed integrarli nella propria struttura, fino ad assumere dimensioni enormi e spaventose. Come questo viene applicato ludicamente credo che non basterebbero mille parole a spiegarlo se confrontate ad un video, ma la cosa avviene in modo molto semplice come potete vedere nel video che ho linkato in fondo al testo. Sembra da come si può notare che infatti l'assorbimento dell'oggetto ammassa il pezzo "rubato" esattamente nella posizione con la quale avviene il contatto, creando man mano come un enorme struttura scomposta e poco definita. Il problema lo si risolve semplicemente assemblando l'astronave in un vero e proprio mostro meccanico con i pezzi a disposizione in modo automatico. Questa continua costruzione è perfettamente legata al contesto del livello e dei nemici, il tutto con una resa grafica perfettamente funzionale e stilisticamente adattata al caso. Purtroppo se una qualsiasi di queste parti agganciate sulla nave viene colpita da nemici finisce per essere danneggiata o staccata dall'insieme. Di conseguenza però è possibile anche catturare i nemici per utilizzarli come scudi ed evitare di venire colpiti e perdere una vita. Ma il gioco per struttura punta tutto sulla possibilità di mantenere idealmente il maggior numero di navi nemiche possibili tutte integrate nella nostra struttura, di cui la più grande di queste diventa la nostra nave. Un sistema di punteggio posto a premiazione di questo mantenimento, incoraggia maggiormente il videogiocatore ad applicarsi in merito per un gameplay più costruttivo.
Ad incrementare il salivometro sembra che nel gioco sarà compreso un potentissimo editor (come potete vedere dalla foto più grande) grazie al quale possiamo creare in modo molto semplice ed intuitivo nuovi livelli, nemici, e tutti gli effetti grafici che fanno da sfondo al gioco. L'editor peraltro è talmente ben configurato che lascia tantissime possibilità, quasi equivalenti a quelle degli stessi programmatori del gioco, il tutto in modo a sentir dire estremamente facile e funzionale, rendendo così il gioco potenzialmente infinito.

Scrive un mio amico americano di ALTROVE:
Sono così felice di poter giocare questo titolo, che quasi non riesco a contenermi per la gioia. Capita raramente di desiderare un qualcosa e vedersela recapitare per le mani, come per magia. Per chi è cresciuto come me a cavallo fra gli anni settanta e ottanta, Blast Works è questo, è pura magia, è come il Lego unito ad un classico videogame, ma al contrario del lego non sei vincolato dalla forma del pezzo, puoi darci la forma che desideri tu!! Ora le nuove generazioni non lo capirebbero mai, ma quando ero bambino amavo giocare con i Lego ed il Meccano perchè mi occupavano la mente in modo articolato ed intelligente. Era l'epoca che portava a questo. Questo gioco infatti trastulla efficacemente le mie membra, dandomi quella sensazione che provavo al tempo. Quando ero un bambino poi giocavo spesso con i disegni, ci immaginavamo delle mega astronavi, le ritagliavamo e poi ci sfidavamo a combattere, come a dimostrare quale delle due opere fosse più riuscita dell'altra. Guardavo Guerre Stellari e Star Trek, è normale che ero influenzato da questo, mentre so che voi europei avevate tutti quei bellissimi cartoni animati giapponesi che da noi non uscivano se non di rado e riadattati. Quindi quello che per voi potevano essere i robot, per noi o nello specifico per me erano le navicelle come la Enterprise. Vedere ora un gioco strutturato come all'epoca, come un R-Type o un Gradius ma con queste proprietà, bé.. è qualcosa di fenomenale. Il tutto poi è stato modernizzato come un mo-fo!(??NdDanleroi: che cavolo è?)
Questo è davvero un gran gioco per chi ha amato i primi videogames quanto allo stesso tempo la fantascienza di quel periodo. Ma questi sono dettagli, soggettivi anche. Quello che spinge in altro questo videogames è la sua infinita giocabilità, il puro senso ludico dietro l'opera. Questo non è il gioco per voi se amate pigiare i tasti come forsennati. Qui si ragiona ben di più che della media intera del settore.
So che video ed immagini non rendono giustizia al prodotto, e per questo da molti verrà scartato. Ma davvero lasciatevi guidare da questa immersiva produzione e non ve ne pentirete. Un mio amico dopo averlo provato si è reso conto che è davvero arrivato il momento di acquistare il Wii, quindi fa leva anche per i più testardi. La verità è che questo titolo riaccende il vero spirito del videogame. Quasi come se fosse uscito nel 1982.. In ciò che sembra essere un anno incredibile per i videogiochi, Blast Works sembra potersi ritagliare una nicchia qualitativa di prim'ordine.

Magari è un pochino esagerato, ma resta il fatto che al momento sembra uno dei titoli più profondi mai creati per una console. Questo commento, per quanto eccessivamente "pomposo", non fa che aumentare la salivazione in chi come me cerca l'innovazione o l'idea carina anche sotto le pietre. GOOD!!

Trailer http://www.youtube.com/watch?v=Ft6KuPh3eUo

Visionate il trailer e ditemi eventualmente cosa ne pensate.. altro che Little Big Planet!!!
Il gioco doveva uscire questo fine mese, invece a quanto pare è stato spostato a metà maggio purtroppo. Pazienza..

EDIT: Continuo a rimanere scioccato da quello che si vede in rete su questo titolo.. mi viene da pensare come in giro non se ne sia parlato minimamente. Ok, lo produce Majesco, non Sony, ma signori qui siamo di fronte ad uno spettacolo senza precedenti.
La critica mondiale in occasione di Little Big Planet si è letteralmente calata i pantaloni in adorazione per un prodotto che era certo splendidamente confezionato ma che nel gameplay vero e proprio risultava quantomai noioso e vuoto. Questo poi aveva si un editor vastissimo ma parecchio difficile da padroneggiare.
In questo caso invece, per quanto simile in alcuni punti, siamo di fronte all'apoteosi del gameplay, visto che fa leva su una struttura semplice ed intuitiva, essenzialmente la base del videogame.
Forse sarebbe ora di smettere di leggere siti e riviste dando fiducia a quello che puntualmente viene affermato. Più circolano soldi in merito e maggiormente il sistema è corrotto.. lo sappiamo tutti. Blast Works è il prodotto più innovativo dell'anno è non lo ha cagato NESSUNO!!

VIDEO 1
VIDEO 2
VIDEO 3
VIDEO 4

martedì 24 febbraio 2009

Rhapsody: A Musical Adventures..


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A quanto sembra avrà delle differenze più o meno marcate dall'originale, modifiche che riguardano prettamente le battaglie ed i menù, nuovi personaggi e nuovi inframezzi narrativi si aggiungono alle canoniche peculiarità del DS di ospitare nello schermo superiore la consueta mappa del gioco. Notare come l'intero gameplay, seppur classico e con combattimenti casuali ed a turni, viene talvolta investito da cut-scenes musicali che perseguono tutta l'opera in un modo quasi celestiale quanto buffo e divertente, il tutto per una atmosfera radiosa, vellutata, poetica quanto al tempo stesso a volte pungente, irriverente e loquace nei dialoghi.

L'intera opera di NipponIchi è un intero teatrino di musiche meravigliose perfettamente correlate alla sua grafica fantastica ed incantata, un qualcosa che non può che ricordare parzialmente Eternal Sonata. Ci sono addirittura molte scene di canto, con tanto di testi e le voce-overs in giapponese o inglese.

Guardate questo video su YouTube per rendervi conto della cosa:
http://www.youtube.com/watch?v=e7MFMXXZAwQ

Notate anche il particolare sistema di battaglie "musicali".
Questo, a prescindere dai gusti, è un gran gioco! Finalmente in europa!

(danleroi)