martedì 30 dicembre 2008

Per festeggiare vi offro a tutti da bere.. al Toret..




L'anno di grazia del signore 2009 è ormai alle porte. Domani sarà l'ultimo dell'anno ed ancora non mi sembra vero, perchè passa tutto così in fretta che mi sembra ieri solo il 2005 ed a pensarci bene, l'altroieri il 2001. Il tempo passa veloce dicevo, non è più come da bambini quando un pomeriggio era lunghissimo e non finiva più. Cambiano gli impegni e le prospettive plasmano il trascorrere delle giornate in modo diretto e convulso. La testa si riempe di pensieri, le parole risuonano come strane ricordanze mischiate e ridondanti che ci spaventano e ci tormentano perchè si sa che sono sempre i cattivi pensieri quelli che ci accompagnano.
A volte cerchiamo di scacciarli via, di non pensare al fatto che tutto deve sempre prendere una piega sbagliata, ma siamo tormentati, e ci tormentiamo a vicenda. Respiriamo un aria gassosa colma di tutti i mali del mondo. Traboccante e frizzante per via dei suoi contenuti sempre freschi, la brocca del male ci ottenebra la vista e ci allontana dalla felicità, che invero nella nostra esistenza ricopre solo alcuni piccoli e brevi scampoli che poi nei ricordi diventano leggendari, ed usati dal male interiore come stendardo ove il quale infliggere il monito di una vita migliore se solo non ci fossero più problemi. Non siamo tutti colpevoli del nostro male, ma spesso ne siamo complici e le pene che ci infliggiamo sono assolutamente volute dal nostro crepuscolare lato degenerativo della psiche umana. Ci illudiamo di risolvere prima o poi il problema ma quando lo facciamo eccone un altro pronto a sostituirlo. Siamo schiavi di una forma di pensiero malevola che fa leva sul cuore nero del sistema e che alimenta la mola del male, che rotando senza sosta assorda coloro che non riescono più a sentire quella sensazione di libertà svuotando la mente di tutti i cattivi pensieri.
Domani è l'occasione giusta per approfittarne. Si proprio l'ultimo dell'anno!
Quale giornata migliore altrimenti? Bisogna scegliere un giorno notoriamente importante per svuotare la mente dal male, per allontanare legioni di spettri urlanti e mandarli definitivamente affanculo. Non un giorno qualsiasi perchè poi tutto passa come sempre magicamente al giorno dopo.
Avete il veglione, la festa in famiglia, i parenti, gli amici? Fregatevene, o meglio pensateci dopo. Lasciate stare i countdown alla TV o nelle piazze, fra malfattori e tormentati, organizzati con i vostri soldi per quattro petardi e due luci o un maxischermo. Lasciate stare le festicciole in casa, fra parenti serpenti o quei poveri diavoli che ancora vi vogliono bene nonostante tutto. Evitate come la peste poi viaggi e visite, discoteche e festini cool, trobette, spumanti, petardi e puttane.
Provate a chiudere gli occhi e rilassatevi, svuotate la mente da ogni pensiero. Cancellate il 2008 e tutto il traboccante dolore del mondo per un solo attimo, mentre nel buio imperioso della vostra stanza meditate su quello che siete e l'essenza stessa della vita. Eliminando momentaneamente ogni più piccola diabolica insidia, compreso quella dei vostri amici che vi aspettano o del babbo nell'altra stanza che chiede di voi. Il vostro vero capodanno deve essere questo, per garantire un vero buon auspicio ai futuri disgraziati giorni. Questo nuovo anno venturo sarà un anno tragico per molti aspetti, forse economicamente il più tragico in assoluto. Prima della battaglia, azzerate la mente, libratevi al vuoto cielo della nostra esistenza comune, lontano da artigli orribili e demoni furenti.
Saltando a piedi uniti siamo tutti sicuri di farci meno male e sopratutto di non pretendere granchè dal balzo. In fin dei conti, festeggiare e non pensarci potrebbe essere un alternativa, ma perchè rischiare di combattere una guerra (perchè guerra sarà) senza prepararsi degnamente? Fate come me, non ve ne pentirete. Nella vostra mente questa giornata potrebbe risultare più utile anche di un capodanno a Sharm el Sheik.
Per il brindisi? Non vi preoccupate, vi offro a tutti da bere io, naturalmente dal toret.. e buon 2009 (e si salvi chi può..).

(danleroi)


lunedì 29 dicembre 2008

Cronache Oscure: Divorato dall'odio


http://img167.imageshack.us/img167/1262/cxcxcse3lt2.jpg

Volevo scriverti una lettera vera, con la carta e l’inchiostro, ma non vali nemmeno il francobollo con cui spedirla.

Ti nascondi in questo mondo di immagini e finzioni, altrettanto arido e vuoto come la tua esistenza, sterile e lugubre come il mondo in cui vivi, dove non c’è niente di reale tranne la tua malvagità. Un mondo in cui puoi fare finta di valere qualcosa, di dimostrare il tuo ego, magari perché giocando online con qualche altro derelitto come te che confonde la vita vera con un videogioco, puoi dimostrare di essere bravo, facendo qualche punto in più. Chissà poi, magari neanche quello perchè sei una pippa incapace in qualunque cosa.
Fai l’anticonformista, vomitando sul governo, sulle istituzioni, il paese in cui vivi, il lavoro che ti da di che mangiare, e poi ti nutri di luoghi comuni e banalità sugli altri o sulle origini della tua razza.. che pena.

Sei scappato dalla tua realtà per andare a vivere in un posto agiato e perbenista. Sei l’anticonformista che va al lavoro un'ora prima per far vedere che è un bravo ragazzo, ligio al dovere. Una maniera come un’altra per leccare il culo a quelli che non chiami padroni ma riconosci come tali. Non ti riconosci nemmeno in una condizione ideale in cui puoi fare la parte del povero emigrante con famiglia a carico, come ami descriverti, pensando di essere l’unico al mondo che ha vissuto un disagio e ne è uscito fuori da solo con le sue forze.. ammesso che sia così poi perché sei talmente falso da non far trapelare neanche la verità. Hai dei complessi di superiorità che ti portano a fare il falso ribelle, il falso sfortunato, la vittima del sistema, protagonista di chissà quale film drammatico dove nel giusto ci sei solo tu ed attorno a te si sprecano personaggi corrotti e crudeli. Ed in questo, tu reagisci in modo disincantato, menefreghista, facendo lo spaccone da quattro soldi, quello che sbeffeggia ed insulta chicchessia davanti a tutti, pensando di rendersi più fico e chissà come di affermarsi, quando al massimo risulteresti solo maleducato e schifoso. Pieno d'orgoglio ti rivesti di questo personaggio sparando a zero su tutti gli altri.. che pena, che schifo..

Però, dall’alto della tua fintissima regalità, ti permetti di trattarmi da nazista, a me! Dici che sono un burattinaio, un regista occulto, sputando su di me e sulle mie idee. Così, gratuitamente, nascondendo tutto ben dietro a qualche vaga dote da cabarettista, non avendo neanche le palle per riconoscere la vera natura del tuo carattere, che imputi ad un altrettanto vaga discendenza da chissà quale stirpe ridicolmente "demoniaca".

Sei un essere incapace di dare qualsiasi tipo di rispetto ed amicizia.. qualunque sia il significato che tu dai a queste parole sei arido e vuoto. Pensi di essere uno che conta qualcosa nel mondo ma sei lo zero più assoluto, una striscia di merda sulle mutande. Ma definirti cosi già ti valorizzerebbe troppo.
Tranquillo, sei anche meno. Se moriresti oggi probabilmente non se ne accorgerebbe nessuno prima di qualche giorno. Perchè la gente ti evita, ti schernisce, perchè riconoscono in te solo la vigliaccheria e la cattiveria.
Sei talmente borioso e pieno di te, concentrato solo ed esclusivamente su te stesso, da non renderti neanche conto di cosa sei stato per me, in passato, quando ancora non ti conoscevo veramente e contavi qualcosa. Un idolo, un simbolo, un icona irraggiungibile.
Mi sarei sacrificato per te, nemmeno sai cosa avrei messo in gioco. Ma hai dimostrato di essere talmente piatto intellettualmente da non aver capito mai quanto fosse grande il mio coinvolgimento. Sarei stato veramente capace di mandare a puttane tutto per seguirti nel tuo progetto.

Hai fatto finta di niente fino alla fine, sforzandoti solo di essere il più sgradevole possibile (e ci sei riuscito), perché impelagarsi con una persona corretta ed onesta come me (ma almeno lo sai cosa significa?) ti faceva sentire troppo a disagio. Invece eccoti li, a fingere una famiglia, con la tua mogliettina, la solita casalinga disperata che sono sicuro darebbe un occhio pur di fuggire dal suo menage familiare e da un pezzo di merda come te. Meglio fare finta di niente vero? Prima o poi si stancherà anche lei e si toglierà dalle palle, vedrai. Non avrai neanche i coglioni di guardarla in faccia o di parlarci, la lascerai andare via con freddo distacco ed assoluta noncuranza.

Ma quel giorno, ne sono sicuro, appena chiusa la porta dietro di se, sprofonderai nella dimensione oscura che tanto ami ed odi. Vedrai, come tuo padre, il risvolto nero dell'esistenza e quel briciolo di sanità mentale che ti rimane, svanirà via in preda ai deliri più disperati. E' sarai prigioniero per sempre del tuo corridoio oscuro.
Prego ogni giorno perchè questo avvenga, perchè la morte non ti merita, ma la pazzia e la distruzione dell'uomo sono l'unica vera condanna giusta che mai nella tua misera esistenza, potresti meritarti.

Paul.

Lettera ritrovata fra le mani di Herbert Blonde, ex programmatore di fama mondiale, rinchiuso recentemente in un ospedale psichiatrico per grave esaurimento nervoso. Le parole del suo "amico" Paul sono risultate quasi profetiche.

(danleroi)

domenica 28 dicembre 2008

The House of the Borderlands

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DOLORE

Una brama violenta infuria nel mio petto,
mai avrei immaginato che questo mondo,
stritolato dalla mano di Dio, potesse dar vita
a una così amara essenza d’inquietudine,
tanta è la pena e tanto e il dolore
scaturiti dal suo tremendo cuore, dischiuso!

Ogni singhiozzante sospiro è come un grido,
e i battiti del mio cuore son rintocchi d’agonia,
il mio cervello ha un unico pensiero:
per l’intera vita, mai più potrò
(se non nella malinconia del ricordo)
toccare le tue mani, ora che non esisti più!

Attraverso il vuoto della notte io cerco,
inviando a te il mio muto grido;
ma tu non esisti più; e l’immenso trono della notte
diviene una stupenda chiesa
e le stelle rintoccano dentro di me come campane,
io, che nello spazio profondo devo esser solo!

Bramoso alla riva mi trascino,
forse un po’ di conforto mi attende
nell’eterno cuore del vecchio Mare.
Ma ecco! Dalle profondità solenni,
lontane voci scaturite dal mistero
sembrano domandare perché noi siamo divisi!

Ovunque io vada, sono solo,
io, che un tempo, attraverso te, ho posseduto il mondo.

Il mio cuore è un unico, bruciante dolore
per tutto ciò che è stato, ed ora si è dissolto
nel Vuoto ove la vita si disperde,
dove tutto è nulla, e mai ritorna!


“Strofe scritte a matita su un pezzo di foglio”.
(William Hope Hodgson, "La casa sull'abisso")

venerdì 26 dicembre 2008

Chi ha paura dell'orco cattivo (ed argentino..)??

File:Poucet10.jpg


In Italia abbiamo il terzo debito piú alto del mondo, equivalente a piú del 104% del PIL, quindi grosso modo dice l'Economist, come un mostro che vive in cantina, un orco, che presto riuscirà a scappare dal suo giacilio e distruggere tutto quello che gli capiterà sotto mano. Questo demone, che non colpirà solo la nostra nazione ma l'Europa comunitaria intera, assesta sempre più scossoni al portone dello scantinato. Vuole venire qui da noi e divorarci tutti. I primi del mese, precisamente il terzo giorno di dicembre, il colpo poderoso all'uscio malandato che lo custodisce, ha lasciato presagire che i tempi dove ci sentivamo al sicuro sono finiti, dove l'Italia ormai, sembra assomigliare sempre più all'Argentina, sia per la situazione economica che per la sua indolenza a combattere le frodi e gli usurpatori della dignità umana che colonizzano le televisioni.

"C'è qualcosa di peggio della recessione" dicono gli esperti, "ed è la bancarotta di Stato". Se il Tesoro italiano non riuscisse più a trovare compratori per i bond italiani, ha detto il ministro del welfare Sacconi, all'Italia potrebbe toccare la stessa sorte dell'Argentina nel 2001.

Citando l'Economist: "Il mercato dei bond delle nazioni é certamente diventato piú complicato per i venditori del debito. Numerosi paesi con tassi di credito parecchio migliori dell'Italia, hanno bisogno di raccogliere fondi per far fronte a tutto. Ma se i tassi d'interesse sui bond italiani salissero ancora, il governo potrebbe finire per pagare piú interessi, e questo aumenterebbe il rischio che il deficit del budget possa sfuggire di mano. Se ció accadesse, la fiducia degli investitori ne uscirebbe certamente erosa, spingendoli a domandare tassi di interesse ancora piú alti".

Naturalmente il ministro della economia (evito di mettere le maiuscole per sdegno) Tremonti ha negato che ci sia alcun pericolo di subire un default come quello argentino di inizio millennio, ma ha confermato che i rischi sono saliti (ah beh, allora..). Ha detto poi ad una commissione parlamentare che "l'unico vincolo" sulle spese del governo non era piú rappresentato dal trattato di Maastricht dell'Unione Europea che mette un limite ai deficit, ma dai limiti imposti dal mercato (di bene in meglio..). Infatti i timori sono tutti al riguardo ad eventuali dinamiche di debito avverse, rintracciabili per esempio nel netto aumento della differenza tra gli interessi tra i bond decennali della Germania ed il loro equivalente italiano.

Il 5 dicembre questo ha raggiunto 144 punti, mentre alla fine di maggio la differenza era di 38 punti come spiega ampiamente lo spaventoso grafico qui sotto:


[11Dic_Economist_Graph.gif]

Ora non voglio certo fare il catastrofista ma certo le misure anti-recessione di Berlusconi sono state nettamente modeste e per ora infruttuose, e dubito che lo saranno mai. Le prove di quello che dico sono per ora poco dimostrabili ma nel corso del 2009 vedremo con analisi più approfondite come "qualcuno" pensi a farsi i cazzi suoi al posto che risanare un minimo lo stato che dovrebbe rappresentare. Lo spettro malaugurante dell'Argentina è sempre più vicino e quel manipolo di vecchietti da Bar Sport al governo lo sa bene. Questo per il nostro paese sarà l'anno economicamente più triste della sua storia, seguito da un 2010 di piena e controversa austerity.
Assorbiremo il botto dicono gli esperti, perchè l'italiano è abituato alla crisi. Cazzate, se paesi "sani" come la Germania, con gente che pensa oltre alla loro pancia anche alla propria nazione, accusa il botto e barcolla, la nostra piccola economia da mercatino delle pulci verrà annientata.
Io fossi in voi non aprirei mutui per i prossimi due anni, e per le rate fate come me, comprate solo se necessario e non a rate, mai! Non fatevi inculare dalla Findomestic et similia, davvero.
Evitate poi sopratutto di fare i figli, visto che oggi allevarne uno costa quanto prendere un automobile di valore. Perchè l'orco scalpita, scrolla le mura e percuote la porta, vuole uscire, e se dovesse scappare, si sa, le sue prime prede purtroppo sono i bambini..
Non possiamo muoverci, siamo tutti seduti sull'orlo del burrone.

Se vi interessa qui c'è l'ottimistico articolo dell'Economist.

(danleroi)

Seduti sull'orlo del burrone..

http://www.codinghorror.com/blog/images/a-deep-pit.jpg

Un amico ieri
(post del 27 novembre 2008) mi ha riferito di un indagine del NAS di Parma su un'azienda di formaggi di Reggio-Emilia, che stiva dentro i suoi magazzini circa due o tremila forme di Parmigiano Reggiano. Questa indagine partita per motivi a me non rivelati vuole verificare la presenza di escrementi e contatti vari con i ratti che infestano l'edificio e che a quanto pare già hanno parzialmente consumato alcune forme del rinomato formaggio emiliano. Non so se questa notizia verrà rivelata dai giornali, tuttavia è doveroso prendere le distanze da ogni forma di latticino in Italia, come d'altronde da ogni altro criterio di alimentazione. Insomma se vogliamo essere sicuri di non mangiare porcherie, dobbiamo digiunare.

Recentemente mi sono accorto invece di essere ingrassato di cinque chili, complice la mia vita oziosa del periodo invernale e certamente l'alimentazione. Bevo litri di coca-cola e quasi non tocco ne verdure ne alimenti ipoteticamente salubri. L'obiettivo è farmi spuntare due belle alette e chissà qualche braccio bionico-radioattivo, per andare a palazzo Chigi e prendere a sberloni quella gente la.
Ancora colpa loro? Certo, sempre e solo colpa loro. Perchè non viene dato un giusto risalto a queste notizie, perchè stanno a litigare su vigilanze RAI quando qua frega ed interessa tutt'altro, perchè mister "chiagne e fotte" Sborrusconi pensa più a proteggere il proprio monopolio televisivo alzando le imposte alle concorrenti, oppure perchè si limita solo a fare i propri interessi come ha sempre fatto, fregandosene della situazione di crisi totale e ci invita pure, a dimostrazione del suo umorismo da porcellone, a spendere di più.
Ne ha di coraggio il bastardo, ma si diverte anche. Ride e si sconquassa per la presa in culo al popolo, per come entra ed esce dal nostro orifizio posteriore a suo piacimento. Di come il suo lungo piscio in fin dei conti è l'unica cosa che ci riscalda in attesa perenne di chissà quali benefici. A ragion veduta poi, perchè noi siamo inequivocabilmente una massa di coglioni, cresciuti ed addestrati come scimmie da quelli come lui, dalla sua organizzazione massonico-mafiosa della P2-RTI che tanto mirava trent'anni fa che ora c'ha colpito in pieno senza problemi.

Conosco persone che da poco hanno superato i quarant'anni che accusano le nuove leve di essere deboli, di non avere spina dorsale. Di non saper combattere, di non aver avuto mai il coraggio di dire no. Hanno ragione, ma non ricordo invece che loro lo abbiano mai fatto. Se ne sono fregati, anzi, hanno pure avuto l'onore di essere tra i fautori della nostra fine. Ci hanno condotto per mano verso il baratro e quando man mano crescevamo ad un certo punto ci hanno lasciati soli, mentre loro ci raccontavano chissà quali gesta, si defilavano e ci sfottevano sulla nostra incapacità di tirarci in salvo.
Conosco una stronza per esempio che ancor oggi si loda di essere animalista, naturalista, che mangia solo verdure, e che da giovane lottava attivamente e addirittura si incatenava davanti alle fabbriche inquinanti per protesta. Quante volte mi sono sentito riprendere per i miei comportamenti comuni, menefreghisti e superficiali.
E' lei? Ha quarant'anni non ottanta! Perchè non si incatena oggi, magari al Quirinale, perchè non continua nella sua mirabolante protesta? E' colpa sua invece.. sua e di quelli della sua età. Perchè ci stanno consegnando un mondo marcio già dalle fondamenta, dove tutto è monetizzato, dove ti vendono il formaggio con l'urina di topo e se ne fregano perchè quel formaggio vale soldi, duemila forme per oltre il milione di euro secondo il mio informatore. Dove senti parlare un premier imbonitore che s'incula la gente con telenovele e corruzioni varie ai nostri danni grazie allo strumento di massa più plagiante che esista e con i voti di vecchi bastardi matusa del cazzo che non contenti di averci infilato a testa in già nel gabinetto, ci chiudono il coperchio e tirano l'acqua. Parlano di futuro, ma davanti a noi non rimangono altro che sterminate piantagioni di merda, dove per sopravvivere dobbiamo scavare a mani nude in cerca di chissà qual tubero della salvezza.

Ed in questo scenario, io emergente, devo tirare fuori i quarantenni, i sessantenni, che sono venti o quarant'anni che si grattano i coglioni sopra le generazioni future. Che se siamo finiti così è solo colpa loro ed adesso ci fanno pure la morale. Invece io li accuso di egoismo sfrontato e di strage sistematica del proprio ricambio generazionale.
Perchè ci hanno abbandonato a noi stessi, per questo l'unico rimedio è la consapevolezza di ciò che siamo, l'assenza di giudizio, il risveglio dei nostri sensi anestetizzati da anni di rincoglionimento mediatico ed indrottinamento consumistico, che in fin dei conti sono il braccio armato del sistema monetario ed a sua volta il sistema di una ragnatela occulta massonico-mafiosa che ci governa e ci fossilizza in attesa di chissà qual messia.
No cazzo no, la partita è persa -game over- è inutile ogni rivalsa. Possiamo al massimo solo armarci anche noi e farli fuori. Ma uccidiamo l'uomo, non il sistema. Cambieranno solo i protagonisti, tutto rimarrà invariato, guardacaso proprio come in una cupola mafiosa, in attesa naturalmente del collasso finale del quale ora intravediamo solo i primi scricchiolii. Seduti sull'orlo del burrone, non possiamo altro che sorridere e fregarcene. Ci credono stupidi, ma non abbiamo altra scelta. Per sopravvivere al presente e non pensare al futuro.

(danleroi)

giovedì 25 dicembre 2008

C'erano gli Stati Uniti d'America..

File:Robert F. Kennedy 1964.jpeg

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.


Robert Kennedy, Discorso all'Università del Kansas, 18 marzo 1968


Parole profetiche, parole vere di un uomo guarda il caso morto sotto i colpi di pistola di un omicida pretestuoso, certo non con un vero motivo per volerlo morto. Erano gli Stati Uniti del cambiamento, quelli che successivamente avrebbero portato al mondo una vera evoluzione sia nella moralità che nelle cose che contano.

Erano gli Stati Uniti d'America che tutti volevamo, quelli della libertà e del diritto, quelli che in qualche maniera rispecchiavano il volere ed i desideri dei loro padri pellegrini. Non sono mai esistiti questi Stati Uniti, li hanno uccisi tutti per evitare che la mente della gente venisse plagiata di cose buone e giuste. Uccisi per evitare che tutto prendesse una piega più intellettuale e coordinata. Meglio invece il consumismo sfrenato, le mafie e la corruzione politica.

Non so se Obama sia nel giusto o meno, se quel che dice lo crede davvero o è un fantoccio che deve ridare solo un po di attaccamento alla bandiera dopo due governi del carnefice Bush.. so solo che il punto di partenza è buono, che se continua per questa strada presto avremo un altro da ricordare molto presto. In questi momenti di crisi economica forse sarebbe il caso tutti quanti di riscoprire qualche valore andato perduto e piangerci meno addosso.
Non è facile, lo so..


(danleroi)

mercoledì 24 dicembre 2008

Stanze Oscure: ARIA NERA




ARIA NERA


Nero è il colore del vento
che pervade l'animo del corrotto
del tristo mietitore.
Come canzoni dal tratto oscuro
requiem nefasti d'una sorte traviata
accompagnan l'anima al defunto cammino.
Scorgo sol ora il riflesso vitreo della malinconia
sostanza preziosa al mostro celato
dalla qual si nutre, cresce, e vive.
Il dado è tratto ormai, disse Cesare,
mille temi servon nulla
l'infezione è irreversibile,
perchè il male corrode
divorando il nostro cuore.

(danleroi)


martedì 2 dicembre 2008

Metal Gear e gli Stealth Games..


In tutti i campi creativi si va avanti con le innovazioni degli artisti più talentuosi, ma in quello dei videogiochi le innovazioni necessariamente possono essere portate anche da piccole idee che successivamente vengono ingigantite e si trasformano in veri e propri maremoti a livello produttivo. Quando negli anni novanta furono introdotte le prime tecniche stealth in ambienti 3d, di ripresa a vecchi titoli che supportavano stili similari, naque successivamente la polemica fra quale dei primi due titoli stealth si poteva vantare di avere introdotto quello che poi sarà l'uso massivo di queste nei videogames. Sto parlando ovviamente di MetalGearSolid di Konami e Thief dei Looking Glass, entrambi padri fondatori delle tecniche di spionaggio in ambito videoludico rispettivamente su console e pc.
E' evidente tuttavia che il proselito di titoli seguente a loro nasca probabilmente da entrambi allo stesso modo, ma principalmente dal titolo più famoso, che già in ambienti bidimensionali aveva introdotto queste dinamiche, ovvero Metal Gear per Sony MSX e Nes. Peraltro da notare anche l'attinenza del personaggio in Metal Gear Solid, Solid Snake, che oltre ad un gran carisma e stile sostanzialmente è un incursore, caratteristiche ripresa in seguito da molti giochi, tra i quali appunto le famose serie di Splinter Cell e Hitman che si basano, sfruttano ed amplificano tutto il genere creando titoli specifici, e nel caso di Splinter's Cell addirittura firmati dalla penna dello scrittore Tom Clancy.
L'area estrema pcista tuttavia nega l'importanza del titolo di Konami ed invece esalta il prodotto dei Looking Glass, ovvero quel Thief che dieci anni fa sconvolse per le dinamiche l'intera utenza videoludica. Il titolo era una esclusiva PC, tutto in prima persona, ambientato in un epoca medioevale, dove impersoniamo un ladro (da appunto il titolo). Proprio quindi un binario differente da quello che poi successivamente si è trasformato in un implementazione di massa in titoli che quest'ultimo hanno poco a che fare.
Mi chiedo come si fa invece a negare l'influenza di Metal Gear Solid specie dietro giochi dello stesso genere narrativo e di chiara ispirazione come la serie di titoli Ubisoft o I/O Interactive. Strano infatti che nasca in coda al successo dilagante proprio di MGS e che riprenda non solo parte delle ambientazioni e il genere ma anche alcuni punti della struttura che sicuramente ha in comune molto più che con il ladresco Thief. Se poi come gioco prettamente stealth Splinter'sCell è sicuramente migliore di Metal Gear Solid certo non ci piove, ma credo sia normale in quanto basandosi su quest'ultimo ha sviluppato dinamiche più verosimili.

Non c'è nessuna deformazione prospettica della realtà in questo ragionamento ma solo una semplice considerazione: se io creo un idea nuova (che poi tanto nuova non era) e questa idea risulta intrigante non solo per la nascita di prodotti analoghi (discendenti pieni, quindi giochi come Splinter e Hitman) ma anche per l'utilizzo stesso dell'idea in ambienti precedentemente differenti(cioè tutti i videogames che inserirono tracce nel gameplay di gioco stealth, addirittura titoli opposti come Tomb Raider) e questa fa successo, allora posso implementarla senza problemi di rigetto dei fans o della critica che in fin dei conti rappresenta la parte elitaria dei fans stessi. Quindi forte del successo ottenuto da Thief ed ancor più da MGS specie su console il genere stealth o frammenti di questo è nato e successivamente dilagato. Se sarebbero stati dei flop, qualcuno avrebbe ripreso prima o poi la formula modificando qualche cosa, invece così non è stato e le altre software house avendo visto il successo ottenuto da questi titoli hanno avuto il coraggio di provare ed hanno cominciato a lavorarci dietro.
Chiaro che non è così semplice perchè non tutti i concetti nuovi possono essere allargati a tutti i generi: il concetto alla base di Fahrenheit (Quantic Dream) per esempio è intrigante quanto ostico da implementare e richiederà sicuramente un certo lavoro aggiuntivo che nell'industria dei soldi spesso non è contemplato, anche se i ragazzi ci vogliono riprovare grazie ai soldi di Sony con il prossimo Heavy Rain in esclusiva su Playstation 3. La modalità stealth era perfetta invece perchè evoluzione naturale del gameplay, ideale specie nei giochi d'azione tanto diffusi oggi. In alcuni giochi già esistevano sessioni quasi stealth, come per esempio in System Shock, ma più per esigenze di gameplay che altro.

L'astio per la serie di Kojima proibisce di essere obiettiva l'intera frangia estremista del pc, e con loro la parte di critica annessa, non riuscendo a connettere debitamente il valore dell'opera. Se non riescono a scorgere come il titolo Konami ha dato spunti importanti non solo nell'azione stealth ma anche nel discorso metareferenziale del videogames stesso come all'uso del radar (soliton) con relativo cono visivo delle guardie e del codec utilizzato per le comunicazioni adesso in buona parte dei giochi significa che i sensi cognitivi verso l'opera del buon Hideo sono assolutamente disturbati. Kojima ci ha provato ad innovare e ci è riuscito, ma non tutto è andato al posto giusto: la scelta nel secondo episodio di utilizzare Raiden come protagonista e alter-ego del giocatore era tanto geniale e sorprendente quanto poco piaciuta al pubblico ed infatti non ha avuto seguito in altri videogames nonostante io l'avrei volentieri accettata (anche se so bene che un altro personaggio carismatico come Snake non esiste e quindi la sorpresa sarebbe stata minore).
Non mi fraintendete, io non nego Thief come importanza storica e innovativa del genere stealth, ma non nego MGS..

Esistono stealth migliori di MGS? Certamente! Come stealth puro Metal Gear Solid è poco sviluppato. Ergo il titolo Konami è un pessimo stealth oltre che quindi un pessimo gioco? No, assolutamente.
Trascende il genere, va oltre il genere. Non si può valutare un prodotto solo in base al genere d'appartenenza, specie se questi è evidentemente un crossover..
Se io devo dire qual'è il miglior telefilm/serial poliziesco-scientifico per sfruttamento del genere e realismo direi probabilmente che C.S.I. è il migliore (esempio, non mi piace proprio) quando per esempio io lo trovo troppo specialistico e con poco feeling oltre che piuttosto freddo. Mi indirizzo invece verso qualcosa per me più coinvolgente. Gusto personale? Certo ma nel mezzo possiamo tirare due righe di regola: C.S.I. è diretto prettamente verso gli amanti del realismo o meglio, di un certo tipo di realismo; C.S.I. è comunque di ottima fattura quanto discutibile quindi solo in alcuni punti.
Il gioco del caro Hideo come tutti i titoli giapponesi vanta genialità continue ben diverse dai canoni rigidi dei titoli occidentali. Nel suo piccolo tenta in ogni approccio piccole innovazioni di gameplay quanto chicche e novità divertentissime come il "playboy" da gettare alle guardie ed altro. Trascende il genere, apre ad una trama fantasy-fantascientifica ricca di colpi di scena come potrebbe essere più un fumetto che un libro, come potrebbe essere più un film d'animazione o in CG che un thriller canonico come invece Splinter Cell ed Hitman avrebbero la loro incarnazione.
Giudicare MGS in un ottica occidentale è castrante e sopratutto sbagliata. Dietro l'opera di Kojima esiste un vero e proprio amore verso le fantasie del sol levante misto ad un attrazione ed ammirazione invincibile verso i canoni del cinema occidentale. Non è difficile da comprendere se ci si spoglia da un ottica integralista che rende ciechi.
Se poi te non ci si riesce ed i crossover non ci piacciono pazienza, giochiamo ad altro. Splinter Cell che guardacaso trovo più noioso e troppo specialistico in alcuni casi, specie quando magari speravo in alcune azioni dirette, ovvero come in MGS4, di lasciare l'avamposto per riempire di proiettili i nemici e farmi strada con la forza. Non è da gioco stealth? Pazienza, mi basta che lo sia gran parte del gioco se mi piacciono gli stealth e non tutto, specie se il titolo mi dura più di venti ore di gioco.

Molto poi fanno anche le trame dei titoli a dare piacere o meno. Il genere stealth è molto sensibile a questo, in quanto tutta l'azione è silenziosa e nascosta, è qli squarci narrativi portano solo piacere. Questo naturalmente non in tutti i titoli, per esempio roba più arcade come Tenchu diverte già cosi, senza bisogno di chissà qual spesso re narrativo.
Tuutavia trame videoludiche impeccabili non ne ho mai trovate, ma eccellenti a volte si. Appunto vorrei che si sviluppassero meglio, che nel tempo, forse complice il fantomatico arresto tecnologico queste si evolvessero perchè le credenziali ci sono tutte. Spesso si rimprovera alle trasposizioni da libro a film che queste sono troppo riassunte. Nei videogame non ci sono limiti di tempo imposti, e potrebbero essere un giorno anche implementate. Chissà magari anche trame di opere storiche importanti, o di eventi storici, se ben amalgamate ad un gameplay frizzante potrebbero finalmente trovare un luogo ancor più naturale del cinema per una trasposizione. Al confronto MGS avrebbe il valore di un fumetto, un gran bel fumetto, questo non lo nego di certo.. ma chissà se alla fine risulterebbe più attraente proprio perchè più calzante al media e più adatto al pubblico verso cui si riferisce che sia medio, medio inferiore o medio superiore. Io avevo un insegnante che diceva che spesso più si studia e più si diventa stupidi, perchè anche se più acculturati lo studio stesso è un implementazione di personalità, storie e concetti altrui nella nostra psiche e coscienza, indotto peraltro da noi stessi.

Purtroppo invece siamo in un epoca di fps senza alcuno sviluppo narrativo degno di nota, se per alcuni questa è evoluzione.. io la chiamo regressione invece, perchè i buoni spunti avuti dieci anni fa si sono stati azzerati dal ritorno del medioevo videoludico, con nomi diversi (Halo per Quake? ecc..) ma senza il controaltare di prodotti che magari per limiti tecnici o magari per stile dovevano sviluppare maggiormente una trama articolata o una struttura di gioco particolareggiata. Invece nella tua magnifica direzione abbiamo un presente di sparatutto in scenari fantascientifici con personaggi anonimi (il più anonimo di tutti? Master Chief..) o sparatutto a sfondo militare specie di quella stramaledetta WWII e dulcis in fundo commistioni fra questi magari con uno bello scenario post-apocalittico che ormai ha rotto le balle. Questo è il tuo mondo videoludico alle soglie del 2010, ovvero quanto di più simile alla scena pcista di metà anni novanta.

Prendono pure bei voti dalla critica, ma per esempio, Mass Effect.. quali innovazioni hanno portato? il titolo Bioware non ha niente di più banale nella struttura che una serie di incontri alla Shenmue e tre domande in croce da formulare. L'azione reale di gioco infine è quanto di più scontato si poteva creare: assalto a roccaforti nemiche, missioni piuttosto sintetiche, mondi tutti uguali tranne per il colore del terreno o di quest appena un pò diversive. Interessante invece la rete di dialoghi filmati e l'impatto grafico che pur non eccellendo svolge un lavoro perfetto o quasi. Questa è l'evoluzione? In parte si, perchè alcuni spunti in effetti sono sicuramente da approfondire, ma fino a quanto? Lo svolgere del gioco fino alla prima parte nella cittadella è encomiabile, ma dopo gradualmente si sfibra lasciando spazio alla monotonia. Vorrei che non tutti i giochi siano come la parte buona di mass effect, ma che perlomeno ci sia qualche titolo che abbia il coraggio di migliorare quanto di buono c'era nel titolo in questione.
Fahrenheit, gioco peraltro mediocre e un punto importante per l'evoluzione? A parte che chi lo ha terminato saprà che verso la fine del gioco talmente è alta la ramificazione di tasti da premere che è pressochè impossibile vedere gran parte delle scene finali. La furbizia di questo gioco è stato il mutuare il classico scenario da storia a bivi in un videogame, dando l'impressione di poter davvero fare ciò che vuoi, anche se in verità hai poche scelte nell'immediato.

In un futuro probabilmente avremo una tale fusione fra il cinema ed il videogame che finalmente potremo anche chiamarli in modo diverso, relegando al videogame la sola presenza che più si addice come la tipica opera incentrata esclusivamente o quasi sul ludo. Osservando la natura di titoli come GTA per l'immersione nell'ambiente cittadino e Metal Gear per gli scambi veloci fra racconto/azione mantenendo un filo di coesione netto, abbiamo già una visione del domani, un domani non prettamente prossimo e forse quantomai abbozzato ed utopistico ma in qualche modo tracciato. Chiamare con lo stesso nome un capolavoro di giocabilità come Mario Galaxy e MGS4 è quanto mai più errato e fuorviante di cosa è veramente il videogame. Ciononostante esiste un canone comune qualitativo che trascende il genere ed il modo, dove il quale si può anche talvolta valicare con le proprie opinioni personali, ma fino ad un certo punto: Anche seppur colmo di filmati, l'eccellenza della parte giocata nonchè della parte narrativa, dove finalmente vengono tirati i nodi al pettine della trama, rendono l'acquisto, specie se hai trovato almeno interessanti gli altri MGS, pressochè impossibile da evitare. Vuoi per sapere come finisce, vuoi per la resa next-gen del titolo, vuoi anche solo per poter stendere una critica giusta e pertinente dopo aver completato il gioco. La longevità poi risulta ampiamente sufficiente, quindi non avresti l'effetto heavenly sword, con un tempo di gioco sotto la media. Filmati a parte, resta sempre MGS e stavolta ci giochi un pò come vuoi tu, in modo stealth o all'attacco. Dei filmati non te ne accorgi nemmeno a volte, perchè integrati alla perfezione e nonostante la vastità, non sono mai davvero invasivi.

Comunque se notate ho specificato che questo nuovo media come precedentemente ipotizzato prende le distanze dal comune videogioco, che finalmente avrà le corrispondenze giuste per una reale distinzione. Ho rincarato la dose paragonando MarioGalaxy a MGS4 creando così una traccia piuttosto abbozzata ma tuttavia realistica di come questo media in un futuro ancora lontano possa non frammentarsi ma suddividersi in modo netto. Da una parte il ritorno da me auspicato del vero videogioco, magari grazie ai costi e la facilità di distribuzione (oltre che alla capienza più consona al downloading) del digital delivery, dove tutti potremo chissà scaricare i canonici videogames, ora più che mai con un identità a se stante.
Dall'altra parte invece ecco le produzioni semi-videoludiche, sempre più commistionate con il cinema al punto tale di creare un vero e proprio film-gioco interattivo, dove il passaggio dalla componente giocata o meglio attiva a quella passiva riesce senza problemi e quindi integrata alla perfezione. Un mondo interattivo e vasto, dove un attenta regia costringe chi ci entra ad un regime prettamente ruolistico e calzante al personaggio, esattamente come in un film.
Certo questo non significa che i canonici film passivi possano scomparire, e tantomeno che possa uscire materiale promiscuo per cinema attivo e passivo.

Proprio per questo non riesco ad immaginare un mercato videoludico odierno applicato al futuro o meglio questo futuro. Le differensazioni tecniche che man mano scandiranno il passaggio evolutivo andranno via prima o poi.. magari avremo tv tridimensionali, olografiche e quant'altro, mappatura della stanza ecc.. ma alla fine cosa varierà davvero? (danleroi)