giovedì 5 giugno 2008

Gears of War


Quando si parla di Gears of War si sentono spesso elogi tendenti fino all'esaltazione psicotica. Sconvolgendo i parametri percettivi della mente umana delle persone più sensibili all'edulcorato titolo Epic, si è imposto come il non plus ultra in termini tecnico-grafici su console, ed anche se con qualche pecca (l'ambiente è assolutamente statico in ogni sua forma, immobile come in una fotografia. I colori sono poco sgargianti, tutti con una sfumatura piuttosto pallida che fa certamente stile ma che alla fine un pò stanca)mantiene ancor oggi lo status d'elìte avuto alla sua uscita.

Gli eventi narrati in Gears Of War hanno luogo in un pianeta chiamato Sera, colonizzato dalla razza umana in un futuro non precisato. Minacciati dagli scavi che gli uomini svolgevano nel sottosuolo, delle armate autoctone chiamate Locuste si preparavano per la guerra e per liberare il pianeta dalla ingombrante presenza dell'uomo. La trama e lo sviluppo narrativo del titolo si svolge marginalmente e prettamente attorno alle figure del personaggio principale chiamato Marcus Fenix. Strutturato come uno sparatutto in terza persona, basa interamente il gameplay sulla caratteristica del portarsi a riparo dietro mura e oggetti, scongiurando quindi un approccio prettamente frontale. Il rischio maggiore di un simile approccio è che il gameplay possa risultare noioso, ma in Gears of War non è così in quanto l'azione di gioco è molto attiva e ben congegnata, lasciando alla possibilità di ripararsi lo specifico utilizzo e niente di più, senza quindi approfondimenti stealth di sorta. La lunghezza della campagna in singolo è molto breve, intorno alle otto ore di gioco, e questo conferma come questo titolo, come il suo fratellone Unreal, si identifichi principalmente come videogioco online, dove certamente da il meglio di se.

Profetizzato come autore della vera next generation, Gears of War si è ritagliato un immagine culto per i suoi appassionati, pur mantenendo però canonici molti aspetti del prodotto assolutamente non innovativi. Laddove porta novità non è che in una componente prettamente tecnica e strutturale del gameplay e nient'altro. In definitiva un grande grandissimo titolo online ed un mediocre offline si incrociano in un equilibrio sicuramente eccellente ma non certo epocale come lasciato ampiamente intendere dal suo celebre autore. (danleroi)

+ Gameplay brillante ed innovativo
+ Tecnicamente eccezionale
+ Online superlativo e di rilievo
- Avventura troppo breve e di poco spessore

Voto: 8,5 su dieci.