Il
senso della disfatta.
Soffice è il vento che culla la disfatta,
c'altro
non è c'un senso di incompiuto.
Poteva
andar meglio, questa vita,
creare
il sogno infinito di un senso di bene,
anziché
far nascere lumi da solitari
amplessi
di luce ed ombra, di sole e tenebra,
come
un incesto malsano quanto necessario
per
sopportare la nostra condizione.
Mi
tormenta il rimorso quanto la consapevolezza
che
se tutto questo non fosse accaduto,
oggi
le foreste si perderebbero sul mare,
evitando
che la tempesta infuocata
si
abbattesse sulle nostre case.
Senza
pietà è infatti il vento
quando
canta il poema della morte,
della
fine dei tempi e dell'esilio,
che
la civiltà ha portato al mondo.
L'orrore
nero di una specie che si estingue
è
poca cosa a fronte di un intero pianeta morente.
Siamo
come marionette vendicative,
e
ci siamo rivoltati verso il nostro creatore,
quello
che da sempre calpestiamo, con odio e amore,
camminandoci
sul ventre insonne.
Forse
potrai chiederti un giorno,
quale
epoca mai poteva essere cosi folle,
cosi
stupida, ottusa e maligna,
da
pregiudicare quelle successive.
Da
non lasciare traccia alcuna
di
amore e benevolenza.
Forse
certe domande, dovresti non farmele,
perchè
oggi non sono più necessarie.
Il
dolore dell'incompiuto assilla le mie orecchie,
non
permettendomi di udire.
(TheHammerOfMartax)