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martedì 18 maggio 2010

Project Natal - Le mie risposte dal forum



Citazione:
Mah, spero che i problemi che hai segnalato tu siano presto risolti da MS perchè dubito che se no venderebbe anche solo un pezzo, specie se a questo prezzo.
Parliamoci chiaro però il prezzo NON può essere questo in quanto essendo una periferica che dovrebbe entrare nelle case di tutti non può avere un costo così alto, specie vista la concorrenza spietata che faranno Sony e Nintendo con i loro controller che già al momento ispirano un po' di sicurezza in più....
Beh mi sembra chiaro che Microsoft voglia puntare prevalentemente a nuovi acquirenti e non tanto chi possiede oggi una XBOX360. Loro sanno bene che l'utenza attuale non ha troppi interessi in questo dispositivo, ma che tuttavia sarebbero anche propensi ad acquistarlo nel caso risultasse a loro utile. Microsoft si sta adoperando in questo con del software specifico (per ora ancora assente però fra i diversi annunci) ed un bel lavaggio di mente fatto di miliardi di news e pubblicità che tendono a tenere viva l'attenzione dell'appassionato, senza mai però svelare troppo, perchè il mistero vende di più ed intriga. Se poi dovesse davvero interessare all'utente medio Xbox non c'è prezzo eccessivo che tenga, perché quando il videogiocatore esperto vuole, in qualche modo prima o poi compra.

Discorso diverso per i casual gamers: l'idea è quella di riassumere in XBOX360 delle caratteristiche che in sede di acquisto possano dirottare gli interessi delle famiglie, che notoriamente oggi sono interessate principalmente al Wii (per via delle sue caratteristiche uniche e della pubblicità) e poi anche alla PS3, forte della tipica "idea salotto" (console + lettore BD) made in Sony. Alla famigliola ovviamente Natal verrà proposto in bundle alla console, che visti i bassi prezzi di quest'ultima grossomodo nell'insieme il prezzo sarà lo stesso di PS3. Il successo potrebbe quindi arrivare dalla volontà dell'acquirente di mettersi in casa un dispositivo unico capace di non scontentare nessuno in famiglia, cosa che con PS3 e Wii solitamente non accade.


Citazione:
Non per fare il guastafeste, e potete mettere tutti i pollici versi che volete, ma Natal contiene sensori di movimento ad alta precisione, telecamera HD ed un comparto software che se funziona a dovere col c@##o che diventa una periferica per i casual gamer. La Wii resterà la più grande porcata della storia (ed il move è una fotocopia palese), Natal, sempre se riesce bene, sarà un passo avanti molto grande. Sinceramente non mi sbilancio né pro né contro, io sono del parere che bisogna aspettare delle dimostrazioni ufficiali convincenti all'E3 ed un prezzo di lancio che si aggirerà minimo sulle 100-120 euro...se vi vendono una webcam a 50 euro non vi aspettate che il Natal sarà venduto a suddetto prezzo.
Ma te l'hanno mai detto che sono i giochi ad orientare una console verso una utenza più casual o più hardcore? A me non sembra che fra i titoli annunciati finora ci sia troppa roba per l'utente medio XBOX 360 di oggi. Appare ben chiara quindi la volontà di Microsoft di abbracciare anche il mercato casual. Quindi è inutile che prima accusi Nintendo e Sony (in modo pure alquanto volgare e stupido) e poi "scusi" Microsoft additando a lei ben altri intenti. Meno "member war" ti farebbe bene, perché poi il resto del discorso lo fai giusto e sensato.


Si ma questo è l'accessorio che deve spingere le vendite, non quello che le deve fermare Diamine sul sito del GS una 360 60GB costa 160! Mi volete dire che quello che sta dentro a Natal vale di più di tutto quello che sta dentro ad una console?
Mi sembra che a 160 euro su sito di GS ci siano quelle "rigenenerate" ovvero riparate e rimesse in vendita quasi come nuove dai furboni. Quello che sta dentro il Natal comunque non vale di più di quello che è dentro la console, ma in elettronica il valore non viene dato "a peso" semmai a prestazione e volendo, novità. Diceva bene (alla sua maniera) l'altro utente: se ti vendono una webcam a 50 dollari, vuoi che in Natal non costi almeno il doppio?

Citazione:
Microsoft:
1) ci fai pagare l'online e vabbé perché il servizio è ottimo,
2) ci obblighi (al bisogno) a dover acquistare la tua antenna wireless facendola pagare 80 quando potremmo acquistare una chiavetta usb da 15-20
3) hai tante esclusive che spesso ci fanno passare sopra a questi prezzi a volte eccessivi quando la concorrenza ti dà la console chiavi in mano.
4) però non tirare troppo la corda...
Ahahah concordo.. anche se il Natal diciamo non è cosi fondamentale oggi come una maledetta antennina wireless integrata. Sono fessi loro comunque, venderla a quel prezzo porta molti possibili utenti del live a preferire la console scollegata.

martedì 4 agosto 2009

Il videogame è uno strumento creativo


http://bgv2wg.bay.livefilestore.com/y1pI_J2Zn3rN0PTQ-3g-KLAzYPaaeE-qknGNZEEvWuDpbzk4JhWpjXJarP2-mDO1gXUHRUAJXDBPQ-vFYculTaGiA/milo-20090603104651084_640w.jpg


Il videogame si offre oggi come un autentica esperienza interattiva, ma quanto lo è davvero? Eugene Jarvis (Defender, Robotron, Narc..) anni fa accusò il settore dicendo che il puntare necessariamente allo sviluppo grafico in nome di un presunto realismo si era sostituito nel tempo all'esigenza di migliorare la qualità dell'interazione, forse l'aspetto più importante e trascurato negli ultimi vent'anni di storia videoludica. Il mezzo elettronico però è per sua natura uno strumento creativo, non meramente riproduttivo ma tuttavia appare sempre più evidente il tentativo da parte degli sviluppatori di puntare quasi esclusivamente alla turbografica, alla simulazione anche in quest'epoca, per esempio, dove il dominio di vendite nel settore è rappresentato da esperienze per davvero interattive e dal basso profilo tecnico-grafico. Se produzioni come Mario Kart continuano a vendere ancora oggi ad un ritmo incessante, con valori di parecchio superiori a tanti blockbuster dichiarati, questo non influisce minimamente nelle pianificazioni di una software house, che invece si butterà a capofitto piuttosto sull'ennesimo free roaming o fps. La cosa è strana, perchè ogni logica lascerebbe intendere il contrario in quanto sviluppare per Wii per esempio è piuttosto economico in termini di tempi e spesa, e nel caso di produzioni secondarie forse è anche l'ideale in quanto la produzione non verrebbe ostracizzata per la mediocre resa grafica ma al massimo solo per gli esigui o scarsi contenuti. Tutto infatti si poteva immaginare all'inizio di questa generazione, ma non che ci sarebbe stata carenza di software di qualità sulla console Nintendo.

In realtà il discorso è un altro: la cosa più difficile oggi da trovare in un videogame è l'estro. Escono infatti produzioni solidissime, di grande spessore tecnico, o addirittura (di rado) anche artistico. La summa di questa generazione per molti però prende il nome di videogiochi in qualche modo già visti ed inferiori alle loro controparti precedenti. Titoli che forse, ma dico forse, pur eccellendo in alcune categorie, dedicano la loro gloria esclusivamente ad un solo ed unico pretesto o pretestuoso un insieme di tali: Bioshock, per esempio, acclamato come il migliore di questa generazione sulla sponda Xbox, sembra avere molti punti in comune con Fear, Condemned e The Darkness. Niente di originale quindi, se non per le ambientazioni ed il canovaccio narrativo. Artisticamente poi, è sensibilmente inferiore al suo stesso prequel, ovvero il dimenticato System Shock 2. Metal Gear Solid IV, pur con tutti i colpi di scena e filmati che si vuole innegabilmente a livello di gameplay è il peggiore della serie. GTAIV perde buona parte delle innovazioni tecniche apportate dal precedente San Andreas per concentrarsi su una storia da film ma che videoludicamente non va un pelo più in la di quanto già visto.
Insomma, siamo ad un livello di stasi atroce, proprio perchè dietro lo sviluppo ci sono ancora i soliti vecchi babbioni, mentre le nuove leve non salgono su per meriti reali ma per gli stessi motivi per cui scalerebbero anche una società di confetture.
La cosa ormai sta prendendo sempre più piede al punto che sia in sede critica che nella scelta del utente, non viene più nemmeno punita la ripetitività di una serie di videogame o l'utilizzo continuo di molti clichè. Vengono chiamati "tratti distintivi" di una serie, e poco importa se per esempio esistono parecchi elementi in comune fra un gioco ed un altro al limite del plagio. Molte delle produzioni attuali sono esclusivamente limitate all'aggiornamento tecnico, mentre addirittura altre nemmeno più a questo grazie alla standarizzazione effettuata da alcuni motori grafici apprezzati come l'Unreal Engine.

La strada ed i successi intrapresi da Nintendo presto saranno eguagliati dalle altre compagnie (Project Natal, Dildo Sony ecc..) ma realmente anche in queste produzioni, la creatività che spazio occupa? Quasi nulla, perchè le applicazioni sono sempre effettuate alla base di un vecchio concetto di videogame, di pregiudizi e di cattive raccomandazioni.
Questa cosa mi lascia parecchio deluso, perchè è evidente come questa situazione stagnante stia limitando anche quella bolla d'acqua fresca sputata in questa generazione. Chi segue il settore lo sa bene, perche raramente le produzioni migliori toccano il Wii, salvo le produzioni fatte in casa da Nintendo stessa. Molti accusano l'utenza dicendo "guardate Madworld che basse vendite" oppure "Incredibile, GTA su DS è stato un flop" eppure non si rendono conto che pur con tutte le innovazioni strutturali o stilistiche questi due titoli come altri sono stati scartati per quello che vogliono significare, non necessariamente perchè i casualoni comprano Giulia passione Equitazione. Con i giusti temi e visibilità si potrebbe educare una nuova stirpe di videogiocatori, trasformando la violenza e le mutilazioni nei videogame solo in una delle tematiche del settore e non in quella principale. Sviluppando poi con qualità dietro l'interazione del Wii il risultato sarebbe eccellente in ogni caso: lo abbiamo visto con la New Play Control, per esempio, come Pikmin abbia ritrovato colore. Immaginamo per un attimo cosa significherebbe che anche solo una software house francese con poco estro come Ubisoft al posto che sviluppare come prima piattaforma Assassin's Creed su Xbox 360 lo faccia sul Wii. Sembra un reato quasi, perchè è un titolo meramente estetico e dalla sostanza risibile, ma proprio questo è il punto: se per un attimo chiudendo gli occhi immaginassimo un mondo che gira per il verso giusto, probabilmente il discorso di Jarvis non cadrebbe nel vuoto. Il Wii non sarebbe la console della conversione economica da PSP e DOMANI una nuova generazione di videogiocatori sarebbe in grado di apprezzare e preferire le prodezze di una produzione innovativa rispetto il solito e canonico prodigio tecnico. Eppure è strano dico io, sviluppare per Wii costa poco, ma so bene che quello che manca alle moderne software house è il concetto stesso di videogame. Sfugge per esempio che realismo, gameplay e divertimento non sono concetti interscambiabili.

Nintendo ha sempre prodotto videogiochi nei quali l'elemento fantastico è dominante rispetto a quello realistico. Benché oggi molti accusino la casa di Kyoto di non essere più la stessa, il concetto di base nelle sue produzioni invece rimane il medesimo preferendo, assiologicamente parlando, prima il prodotto d'autore che la macchina, prima l'interazione che la mera potenza grafica. Il perseguire nuove strade, nuove interazioni, rappresenta da sempre il simbolo di questa software house che può tranquillamente vantare non solo il primato finanziario ma anche quello creativo e concettuale. La cosa rispetto al passato, non è più diretta ad una fascia di videogiocatori esperta, ma a della gente comune, l'unica in grado di apprezzare ancora qualcosa che può assomigliare ad un sano videogame.

(danleroi)

mercoledì 3 giugno 2009

Le meraviglie di Natal e Milo


http://bgv2wg.bay.livefilestore.com/y1pJTdbKYCW4ke1TvyH6qYN5OY5SLRx9Wvc57q03BFZ1bVkT49_y9QeKAF_jQCtK1jI1vEdNC9CWdU-kVu7nGOrzA/milo.jpg


Il Natal l'ho trovato interessante, un gran bel prodotto devo dire, specie se per davvero rileva i movimenti ad alta fedeltà. Mi ha lasciato a bocca aperta sul momento, ma dopo ecco tonnellate di dubbi. Quello principale riguarda la scorrevolezza delle immagini, troppo veloce, in tempo reale.. ma quanto ci costerà questo Natal?? La videocamera per un lavoro del genere dovrà costare parecchio.. facevano quasi prima a progettare un sistema a se stante, quindi scollegato da XBOX360, perchè sospetto che se le reali prestazioni sono quelle si parlerà di 150euro (ed è già poco..) + la console..
L'alternativa è che le scene erano un po' gonfiate, ma a questo punto non oso pensare al dramma dei mancati rilevamenti in game. Sono uno degli acquirenti bidonati di You're in the movies quindi so cosa vuol dire..

Il Milo invece è secondo me fantastico, come progetto a se stante è geniale e futuristico come pochi. Volendo poi le applicazioni ludiche sarebbero molteplici, ma purtroppo dubito che possano venire comprese nell'immediato se ancora molta gente si rifiuta di comprendere anche solo la stessa natura del Nintendo Wii. La vera forza di Milo comunque è un altra:
Io credo che un prodotto come Milo se davvero performante come mostrato, sarebbe molto utile anche a livello didattico (corsi e insegnamenti vari), terapeutico (riabilitazione e ginnastica) o psicologico (persone sole) oppure chissà.. mi è venuto in mente come fra i suoi possibili utilizzi ci sia di tutto, da applicazioni per bambini (parla e chiedi consiglio a Shrek! Interagisci con Ciuchino) fino al mercato degli adulti e del porno (mmm.. bella sporcacciona! e lei: si dan sono tutta tua, fammi quel che vuoi). Chissà le applicazioni di Milo potrebbero essere molteplici.


Project Natal

Lionhead Milo