domenica 21 marzo 2010

Scimmie a rischio estinzione..

http://05zoua.bay.livefilestore.com/y1petAyPIOTs8kyTMc3pAbQg5dJvz8TxbqkQ9XnXvFGt2bKokxCRnNq20r9DMtGWEZxQTMfX1ci_XqaZKsgN1Q9xVpIKKUktuYg/large.jpg

Da qualche tempo le scimmie vengono sistematicamente ignorate. Io adoro le scimmie, perché rappresentano la nostra anima libera e selvaggia. Noi siamo simili a loro, non loro simili a noi. In ogni generazione videoludica le scimmie sono state importanti: da Donkey Kong a Toki eravamo abituati a vederne ovunque, manco fossimo a Gibilterra e sempre di altissima qualità, perché scimmia voleva dire fiducia. Nei videogames odierni però, le scimmie sono a rischio di estinzione: resta a malapena il vecchio scimmione di Nintendo (non mi riferisco a Reggie), ma anche lui non presenta un gioco decente dalla scorsa generazione, lasciando ad un remake neanche troppo riuscito (DK Jungle Beat) ed un altro titolo pessimo (DK Jet Race) l'ingombrante ricordo di capolavori passati come i tre DK Country. Parlando di altre scimmie però, nemmeno più questo: ecco George il curioso, scimmia di Namco creata per i bambini che si vogliono male; Occhio alla scimmia, su Wii, una porcata senza appello; Scimmie nello spazio, una noiosissima espressione utile giusto per qualche achievements ma che giustamente non si fila nessuno (nel mio negozio ebay è invenduto da più di un anno).

Insomma, da parecchio tempo di scimmie come si deve se ne vedono poche, e per questo motivo vorrei ricordare una scimmia indimenticabile della scorsa generazione, che dopo un veloce affaccio all'inizio di questa, oggi si ripropone ancora, innovando quel tanto da sembrare in teoria ancor più divertente. Mi riferisco ad Aiai ed i suoi amici, protagonisti di Super Monkey Ball, un platform atipico di Sega che negli anni ha saputo ricavarsi una nicchia di fedelissimi, di cui senz'altro faccio parte. Non voglio dilungarmi sul gioco, questa infatti non è una recensione, ma un breve parere ed una impetuosa critica verso le testate giornalistiche che si sono ricordati di prenderlo in esame.

Recensito da quattro gatti e pure smorti, l'ultima fatica di Sega promette bene: sei mondi, ventuno nuovi minigiochi, la balance board integrata. Avete capito bene, perché oltre al controllo naturale tramite il telecomando Wii introdotto dalla precedente versione, questo offre anche il comando con la bilancia di Wii Fit. Molto interessante mi sono detto, cosi ho voluto acquistare il gioco, scoprendo che in sostanza ci sono stati altri cambiamenti, alcuni non troppo positivi: Il numero di percorsi è diminuito, ma resta sufficiente come numero a garantire una certa longevità anche in luce della solita corposa selezione di minigiochi, divertenti e immediati per chiunque. Il livello di difficoltà è più basso e ben calibrato, cosa che farà storcere il naso ai puristi ma che apre le porte ad un pubblico più vasto e potenzialmente in grado di apprezzare le meraviglie di questo gioco. Molti non sanno infatti che dopo la prima decina di livelli, che fanno quasi da tutorial, ogni Monkey Ball diventava sempre più difficile, al punto che venirne a capo richiedeva una certa dose di riflessi e preparazione, come ogni bel titolo sviluppato dalla Sega che conta. Infine la Balance board, che si rivela purtroppo non essenziale per il gameplay ma senz'altro una piacevole aggiunta che spinge l'utente a provare nuove esperienze con questa fantastica periferica ideata da Nintendo. Risultato? Un Monkey Ball piuttosto simile ai predecessori, che segue precisamente lo stile della serie aggiungendoci però la balance board. Un gioco che riesce perfettamente laddove mirava, solo forse appena più in basso se pensiamo a tutte le possibili migliorie ricavabili in quattro anni di assenza.

Perché vi sto parlando del nuovo Monkey Ball? Perché sono stanco di leggere cazzate sui siti specializzati, di leggere critiche esagerate e voti tirati per ogni gioco nipponico, ricco di colori e super deformed. Sono stufo anche di vedere i sei/sei e mezzo elargiti ad ogni produzione per Wii priva di campagna pubblicitaria "alla Ubisoft", ovvero quella che è stata capace di passare mediocrità assolute come Rabbids Go Home per un titolo da otto in pagella. Super Monkey Ball è il gioco di scimmie che tutti volevamo, quello che anche portando poche novità, lo fa confermandosi e non smentendosi. E con fastidio dico che dopo quasi quattro anni dall'ultimo monkey ball uscito, dispiace leggere recensioni che dicono che il gioco ricalca troppo i predecessori e non se ne sentiva il bisogno. Stranamente infatti lo stesso metro di giudizio non viene mai utilizzato per quei titoli che escono a cadenza annuale, cosa che denota come nel giudizio collettivo mondiale, appunto qualcosa non vada per il verso giusto. Se continuano cosi, le scimmie dei videogame saranno un giorno estinte.

(danleroi)

Nessun commento:

Posta un commento