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domenica 11 aprile 2010

Il giuoco italico..

http://ajlx0a.bay.livefilestore.com/y1pizNpkUxlfhw8e7C3nTG8xHWbeLnuyZBXFgOqXORRP7KC6TV1-TOdFld1eS0gLk5d2U9x2JsTExFO0a5Pv-Yd2wwEp1O4_VnZ/pes2010.jpg

In Italia i giochi che tirano di più -ormai si sa- sono quelli che mediamente fanno più cacare, eppure in base alle recenti classifiche sembra che la vendita del software in terra nostrana sia stata leggermente migliore del solito nel 2009, anche se nei limiti della banalità più mostruosa. In testa ovviamente, in un paese fondato sul calcio, non poteva mancare il duetto composto da PES e FIFA, quest'anno ancora più agguerriti grazie alla campagna pubblicitaria che Electronic Arts ha compiuto per le varie redazioni di siti e riviste di tutto il mondo. Soldi e garanzie di esclusività però non sono bastati in un paese che per tradizione "non legge" e cosi la povera Konami nello stivale resta la preferita, in barba a tutti i maledetti "fifari" che ogni anno rompono le balle con la solita panzana che "quest'anno Fifa è migliore di Pes".

Oltre ai giochi di calcio però, perché si, in Italia esiste un "oltre", ecco piombare la tech demo di Nintendo, il famoso Wii Sport Resort, ovvero una raccolta di abbozzati videogames sportivi basata interamente sulle meraviglie del Wii Motion Plus, ammenicolo finora mal sfruttato che permette di rilevare movimenti più precisi con il classico telecomando Wii. Siamo dunque sempre in ambito sportivo, in pieno stile italico quindi, una nazione di campioni, specialmente dalla poltrona. Per le gioie di EA invece, sempre affamata di soldi e deretani (anche nostrani), ha venduto bene la nuova versione di Need for Speed, serie ormai decaduta e che campava giusto al nostro aggiornato paese. Quest'anno però ne è valsa la pena: infatti Shift è davvero ben sviluppato, anche se ha cambiato totalmente stile e per questo motivo è facilmente reperibile fra l'usato: niente più corse del sabato sera, tanto amate dai nostri amici terroni, ma su pista, alla Gran Turismo per intenderci. Altro ritorno gradito invece, il discreto Tekken 6, titolo che pecca di un comparto estetico non proprio brillante.

Italia si, Italia no, un popolo di atleti con Wii Fit Plus, che non è ben chiaro se questa classifica sgraffignata a qualche sito che non vi dico si riferisce alla versione con la balance board o quella senza. La differenza? Solo ottanta euro di sudore, roba di poco per una etnia composta di giovani spendaccioni. I giovani si, i giovani no. Ma la giovine Italia ci sa fare, è arguta ed anche se legge poco, adora guardare le figure, osservare cattedrali e capirci un fico secco, perché fa stile. In un paese intriso di storia, ovviamente la cultura è un obbligo ma non qui da noi: fanfaroni come pochi, il massimo in grado di digerire è qualche ventina di minuti di Voyager, un programma che sa bene il fatto suo e non a caso prepara sempre brevi servizi fatti con il culo su argomenti potenzialmente molto vasti. Per un popolo cosi ovviamente Assassin's Creed 2 di Ubisoft è la manna dal cielo, visto che si presenta come un bellissimo contenitore estetico privo di sostanza. Se lo avete comprato per il look del protagonista invece, fate il paio con Prototype, un gioco completamente diverso ma con lo stesso cappuccio di Altair ed Ezio Auditore. Da noi ci scommetto, ha venduto solo per questo.

Ho dimenticato Call of Duty diecimila? Nono.. tranquilli boxari pcisti della malora, mi ricordo perfettamente di quel bel giochino militare che da qualche secolo vi consuma tutto il vostro testosterone! Come trascurare poi l'ultima opera di Infinity Ward, una sofco ormai decapitata e depredata dei migliori talenti? Sparate pure senza sosta ragazzi, Call of Duballe andrà avanti ma non sarà più la stessa cosa ed io mi godo il pensiero di vedervi nei prossimi anni schiavi delle (poche) abilità di Treyarch! Se invece siete dei sonari pcisti, oltre al solito beverone di Activision vi siete cuccati anche la sua fotocopia in salsa sci-fi, ovvero il buon Killzone 2. Gli amanti dell'avventura invece, la parte buona del paese, hanno ben sovvenzionato le casse di Sony e Capcom con l'acquisto di Uncharted 2 e Resident Evil 5, due giochi di ottima fattura, anche se il secondo ha ben poco a che fare con le origini della nota serie. Ma pazienza, meglio non protestare, correre il rischio di ritrovarci Milla Jovovic per il prossimo episodio è troppo alto. Uncharted invece è tutto un mistero: la critica lo adora, io pure l'ho goduto come pochi, ma fatica a vendere a livello internazionale perché non tiene "locuste" e scimuniti spacciati per eroi chiamati "padrone capo" in game. Per fortuna che noi, vecchi cuori di Tomb Raider, lo sappiamo apprezzare.

Da bimbolandia infine, ecco Pokemon Platino, ennesimo furto compiuto dalla grande N ai danni dei fans di questi mostriciattoli teneri ed inoffensivi. Altro? Certo, ecco infatti L'era Glaciale 3, una porcheria con gli achievements facili, quindi la comprerò anche io prima o poi. Infine Ben 10, che non so -per fortuna- nemmeno cosa sia. Per il pianeta donna invece, ecco The Sims 3, gioco che solletica le manie dell'ordine delle nostre dolci donzelle. Un gioco da cancellare dalla faccia della terra, perché tra lui e World of Warcraft (per le più ardite) queste non ramazzano più in casa e ci tocca fare tutto a noi homini veri! Sono troppo cattivo, lo so bene, cercherò dunque di rimediare con qualche bel complimento nemmeno troppo velato: mio popolo adorato (si fa per dire), vi ringrazio di esservi ricordato anche di quella perla di New Super Mario Bros e del sempreverde Mario Power Tennis. Un po' meno per Mario e Sonic ai giochi olimpici invernali ma va bene lo stesso. Vi ringrazio ancora poi per Professor Layton blablabla e sopratutto mi chiedo come mai non ve li siete scaricati, che razza di italiani siete?

(danleroi)

venerdì 9 aprile 2010

Blast Dozer (Blast Corps)

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Quando ai bei tempi su console si giocava prevalentemente a platform, picchiaduro e racing game di stampo arcade, su Nintendo 64 si affacciò un gioco piuttosto particolare in quanto privo di genere d'appartenenza. Oggi ci siamo abituati a diversi crossover di giochi, che mettono nel frullatore diversi tipi di gameplay creando spesso pastrocchi ingiocabili o frustranti, ma ai tempi i videgames erano tutti ben definiti e distinti, tant'è che per le varie somiglianze fra titoli si usava ancora la parola "clone". Oggi se vorremmo usare tale termine con lo stesso criterio d'un tempo, ci ritroveremo sommersi solo da cloni perché l'originalità per buona parte è andata a farsi benedire.
Blast Dozer però non era cosi: sfuggiva ad ogni azione descrittiva: ne gioco di corse, ne puzzle e neanche un rts, ma rendeva in cambio un gamplay originalissimo e brillante. Ancora oggi, dopo aver ampiamente soffiato nel cartuccione della mia versione giapponese del gioco, trovo che conservi quello status di originalità profonda che tanto avevo apprezzato ai tempi. Ma chi poteva a quei tempi creare un gioco così apolide per il bel Nintendone secondo voi se non i ragazzacci di Rare? Infatti Blast Dozer, conosciuto in occidente con il nome di Blast Corps, fu sviluppato da Rareware per etichetta Nintendo e rilasciato a noi comuni mortali nella primavera del 1997. Considerato un action puzzle con forti dosi di time attack, in realtà come da premessa iniziale, lo sviluppo embrionale dell'idea nata al team dei fratelli Stamper era così assai originale da mandare in crisi i videoplayers d'epoca, che abituati a sapere sempre cosa compravano, non riuscivano mai a definire di cosa trattasse il gioco. Il concept di gioco però non era affatto complicato o adatto a pochi, non vantava una trama elaborata e nemmeno causava pesantezza e brutti mal di testa. Mi sto dilungando un po' troppo, lo so bene, ma per spiegarvi come si deve il suo gameplay devo partire da lontano, arricchendo di queste premesse il testo perché davvero ancora oggi non è facile descrivere questo titolo nemmeno per me che sono un bel chiacchierone.

Il gioco inizia con una serie di brevi e semplici missioni che guidano il videogiocatore nell'apprendimento di ogni singolo mezzo. Un camion carico di esplosivo nucleare avanza minaccioso verso centri abituati. Jack Bauer non c'è, quindi non c'è possibilità di deviare la sua rotta o bloccarlo e basta anche il più piccolo imprevisto o collisione che rischiamo la detonazione. Per evitare che questa avvenga dunque, bisogna lasciarci campo libero e rimuovere ogni oggetto che possa trovarsi d'intralcio, compresi palazzi e grattacieli se necessario, demolendo ogni cosa velocemente per evitare il game over. Una freccia indica la direzione da seguire per incontrare le costruzioni indesiderate, aggiornandosi di volta in volta per segnalare quella più prossima al camion nucleare. Bene, ma con cosa liberiamo il cammino al camion? Beh, come dicevo ogni missione tiene diversi mezzi adibiti al travaglio, ma naturalmente proseguendo nel gioco ne sbloccheremo altri migliori e più adatti, al pari passo con la maggiore difficoltà che il gioco stesso via via amplierà severamente. I mezzi a nostra disposizione tuttavia saranno molteplici e distinti nel loro utilizzo, niente goliardata arcade dunque, ma serio apprendistato dietro ad ogni singola possibilità che questo ci permette di utilizzare. Per fortuna la struttura del gioco ci viene incontro con livelli dedicati apposta al loro singolo utilizzo, ma non immaginatevi un tutorial, perché come ai bei tempi, per padroneggiare un gameplay bisogna tentare e ritentare ancora, con debita frustrazione nel caso non ci riusciamo. Risolto un livello poi sara pure necessario rivisitarlo (senza time limit stavolta) per ripulire definitivamente il campo scovando una serie di obiettivi secondari importanti che daranno poi l'accesso a stage bonus o semplicemente incrementare lo score. In ogni livello infatti è necessario liberare un certo numero di civili abbattendo i palazzi dove si nascondono, attivare dei piccoli segnalatori luminosi, scovare eventuali postazioni radar in grado di sbloccare bonus e se vogliamo contattare degli scienziati senza i quali non è possibile godersi per bene la sequenza finale ed altro ancora. I livelli di gioco sono tanti e quindi la longevità è assicurata. Infine l'alternarsi di questi non ha un percorso prestabilito visto che sono accessibili tramite una strana mappa a ragnatela che si dirama di volta in volta offrendo parecchi percorsi alternativi, missioni e minigiochi divertenti che ricordano per brevi estratti capolavori come Micromachines e PilotWings.

Tecnicamente Blast Dozer oggi si presenta ovviamente datato, ma vantando in origine una grafica minimalista e dei controlli precisi, nemmeno più di tanto. Sarebbe bello infatti una eventuale conversione per NDS, magari proprio per quello nuovo in tre dimensioni, visto come la visuale dall'alto si presterebbe facilmente a tali scopi garantendo maggior immersione. Tuttavia le potenzialità del Nintendo 64 ai tempi furono ben sfruttate: le texture sono curatissime, come solo questa console ai tempi permetteva. Poi non c'è il minimo pop-up ed il frame rate a mio dire sembra piuttosto stabile. I contorni dei poligoni prevedono ampio uso di anti-aliasing e si vede, anche se naturalmente il tutto per gli standard di fine anni novanta. Gli effetti sonori sono splendidi, come anche visivamente le varie esplosioni (che nel gioco abbondano) rendono bene l'effetto di devastazione. Il punto forte tuttavia di Blast Dozer è la sua giocabilità, ed ogni mezzo utilizzato per spianare la strada al camion nucleare risponde perfettamente ad un tipo di gameplay. Esistono poi altri mezzi di trasporto, dal treno al furgone per spostare da un luogo all'altro i nostri mezzi offensivi. Di questi invece ne esistono otto, tutti molto distinti fra loro: una ruspa cingolata capace di appiattire qualsiasi costruzione passandoci sopra; la moto capace di sparare missili; un autoarticolato che distrugge i suoi obiettivi utilizzando l'estensione dei montoni sul lato destro e sinistro della sua sezione posteriore; un lento autocarro con cassone ribaltabile; una dune buggy piccola e veloce con un booster con il quale viaggiare ad alta velocità; un robot potentissimo ideale per la distruzione degli edifici di grandi dimensioni; un piccolo esoscheletro robotico a motore, con il quale distruggere edifici di medie dimensioni ed infine un bellissimo mech con tanto di jet-pack e quindi adibito al volo e dunque in grado di distruggere dall'alto. Ognuno di questi strumenti offensivi vanta quindi un pregevole e profondo sistema di controllo, ed utilizzarli con intelligenza all'interno dei diversi "puzzle" che il gioco richiede non sarà facile, ma nemmeno proibitivo, perché Blast Dozer vanta anche una notevole curva di apprendimento alla vecchia maniera e se lo dico io che gioco alla versione giapponese potete fidarvi.

Impressionante l'abilità con cui nelle oltre sessanta missioni Rare sia riuscita ad imprimere un modus operandi per ogni stage, costringendovi dopo due o tre simili ad utilizzare tutte le vostre risorse intellettuali per risolvere il percorso. Tale profondità di gioco conferma come questo prodotto si meriti appieno di appartenere alla folta schiera dei capolavori di Rare e con un posto di prestigio pure, perché di rado si sono visti lavori di level design cosi precisi e superlativi, al punto da lasciare meravigliati a percorso completato di come siamo riusciti a completarlo. Il mio consiglio dunque è di ricorrere ad ogni mezzo per procurarvelo e giocarci, perché davvero questa industria sente il bisogno oggi di produzioni di questo calibro fondate non troppo sulla magnificenza grafica ma sulla solidità del suo gameplay. Blast Dozer nel suo piccolo è un capolavoro più puro e più videogame di tanti presunti masterpiece odierni. Rare nel 1997 si confermava con Nintendo la miglior software house in circolazione, e viene giù una lacrimuccia se pensiamo che oggi sembra appena la controfigura di se stessa. Il camion nucleare purtroppo ho come l'impressione che l'abbia preso in pieno.

(danleroi)

domenica 7 febbraio 2010

Little Red Riding Hood's Zombie BBQ


Chi di voi ha mai sentito parlare di questo gioco? Suvvia alzate quelle mani, qualcuno ci sarà... nessuno? Ragazzi ma scherziamo? Vediamo allora di conoscerlo insieme questo Little Red Riding Hood's Zombie BBQ. Lo so, titolo più lungo no? Pero vedete la qualità -vi svelo subito- che è ottima ed il gioco costa molto poco, quindi fate il sacrificio di leggerlo, magari abbreviato in LRRHZBBQ che sa pure tanto di codice fiscale.
Potreste invece aver sentito parlare di Little Red Riding Hood's Zombie BBQ prima se bazzicavate il mercato retail statunitense, perché era già uscito qualche tempo fa su DS. Purtroppo sappiamo bene che i distributori nostrani hanno sempre il cattivo gusto di ignorare ciò che viene bene e distribuire invece ogni più possibile infamità, quindi dalle nostre parti non si è visto nulla purtroppo. Poco male però, perché gli sviluppatori hanno ben pensato di saltare l'atlantico in groppa al servizio esclusivo del DSiware, distribuendo cosi il gioco pure ad un prezzo misero, ovvero 800 punti, cioé otto euri.
Vediamo comunque perché vale la pena investirli sul DSi al posto di una bella vaschetta di gelato e due frappé (a proposito, oggi sono demodé ma che bontà..). Il tema del gioco è molto semplice: un personaggio classico da favola come protagonista, degli zombie come nemici da fare a pezzi e basta. Insomma, praticamente si pesca a due mani nell'humus in cerca dell'oro. Ma l'oro lo hanno trovato perché molto probabilmente questo è il gioco migliore della softeca.

Noi "boveri eurobei", preclusi in passato da opere d'arte come Einhader e Final Fantasy Tactics ma nei tempi moderni anche da bei giochini come Excitebots e Mario Super Sluggers, sappiamo bene cosa significa restare con un palmo di naso. A volte però il destino ci lascia delle sorprese e coloro che pazientemente aspettavano oggi sono stati ripagati proprio grazie al prezzo di questo bel giochillo, al punto che Nintendo dovrebbe prendere nota di come ci si comporta e troncare subito la sua serie del cavolo chiamata "A little bit of.." in cambio di giochi veri e propri, magari presi tra gli invenduti e ribassati opportunamente di costo. Ma vediamo il gioco: la premessa iniziale è piuttosto semplice: Storyland, il luogo dove tutte le fiabe più popolari prendono vita, si è in qualche modo trasformato in un cimitero. No, non hanno ucciso Biancaneve ma semplicemente c'è una invasione di zombie senza fine che sta creando seri problemi. Questi morti viventi sono tremendi, ed hanno contagiato con il loro morbo (il T-virus??) tutti i personaggi delle fiabe. Ecco cosi che la nonna di Cappuccetto Rosso, Pinocchio, I tre porcellini ma addirittura anche Babbo Natale, sono ora dei mostri terrificanti e demoniaci.

Gli unici che si sono salvati (per ora) sono appunto Cappuccetto Rosso ovvero Little Red "Ready to Rock" Riding Hood ed il suo amico Momotaro (che non centra un fico secco ma ci piace per questo, anche perché si dice che sia nato da una pesca!). Logicamente, lo scopo altro non può essere che unire le proprie forze e saccagnare tutti quanti, per far tornare Storyland al suo antico splendore. Il gameplay è abbastanza semplice: con Cappuccetto Rosso posta in fondo allo schermo, con il pennino dobbiamo sparare e menare ogni zombie che si avvicina. Come in una sorta di Space Invaders, la nostra eroina può muoversi solo a sinistra e destra, senza avanzare, perché il gioco scorre da solo, su binari. Inutile dire che non sarà certo una passeggiata e che diversi tipi di zombie con diverse strategie di attacco si faranno avanti. Ancora, oltre ogni livello ecco un maledetto boss, ognuno con diversi punti deboli da scoprire ed attacchi micidiali. Il gioco se vi sembra monotono vi sbagliate: cambi di inquadrature, personaggi che si muovono sullo sfondo e attacchi massivi vi lasceranno dopo i primi livelli senza fiato, ma piacevolmente divertiti. Fra un livello ed un altro addirittura ci saranno dei spezzoni narrativi con i faccioni dei personaggi a schermo, come tipico nei giochi giapponesi.

Nessuna paura mancini o destri, lo spostamento laterale è eseguibile sia sul D-PAD che con i tasti, mentre lo sparo è fattibile sia con i tasti che con il pennino del DS. Si parte imbracciando un mitragliatore a munizioni infinite, perché Cappuccetto Rosso dopo le vicende con il lupo non si fida più di nessuno e va in giro armata ed incazzata che manco Commando gli farebbe ostruzione. Tuttavia per quanto le munizioni siano infinite bisogna pure ricaricare, quindi le fasi concitate dove le munizioni tarderanno mentre zombie malefici vi mozzicheranno i glutei ce ne saranno a bizzeffe. Oltre al mitragliatore poi la bella Cappuccetto o il prode Momotaro potranno contare su fucili da caccia, armi laser e lancia fiamme, ottenibili rompendo casse incontrate durante il cammino. Queste avranno munizioni limitate ovviamente, ma c'è il modo per rigenerare munizioni giocando. Dicevamo di menare, perché in effetti quando tre zombie ti stanno rosicchiando il giro vita ed i polpacci nessuno si fiderebbe di sparare, quindi sono presenti anche delle brevi combo per scansarli e fargli male.
Tecnicamente siamo di fronte ad un ottimo lavoro, perché se per un gioco retail poteva apparire decente, pensate al figurone che fa nella softeca del DSiware! I colori sono brillanti e definiti, la grafica unisce sapientemente il 2D per i personaggi principali ed i diversi tipi di zombie e mostri semplici, mentre applica uno splendido 3D per i fondali ampi e dei boss dettagliati in modo eccellente. Il comparto musicale non è da meno, con un sano rock n' roll ricolmo di musichine accattivanti. Niente da dire, lo sviluppatore EnjoyUp ha compiuto un grandissimo lavoro rieditando il gioco per questa piattaforma e troncando il prezzo di listino di quasi il 90%. Allora forza, caricate la vostra postepay e procedete all'acquisto, perché ne vale la pena!

danleroi

domenica 10 gennaio 2010

I Migliori giochi del 2009

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Inizia un nuovo anno, pieno zeppo di incredibili videogames. Pensavo quindi che sarebbe stato giusto mettere in chiaro quali sono per il sottoscritto i migliori giochi dell'anno passato. Faccio notare dunque che si tratta di un parere personale e che mancherà qualche gioco che probabilmente ho saltato per gusto o per scelta, oppure semplicemente perché lo devo ancora provare. Tranquilli, nessuna grossa mancanza, si tratta davvero di inezie, perché il Danleroi segue tutto, come ogni videogiocatore appassionato. Ma diamo inizio alla carrellata:



-PREMIAZIONE ESCLUSIVE PER CONSOLE:

Miglior esclusiva per Microsoft XBOX360 - TALES OF VESPERIA

Miglior esclusiva per Microsoft XBOX LIVE ARCADE - SHADOW COMPLEX

Miglior esclusiva per Sony PS3 - UNCHARTED 2

Miglior esclusiva per Sony PS2 - SHIN MEGAMI TENSEI PERSONA 4

Miglior esclusiva per Sony PSP - HOLY INVASION OF PRIVACY, BADMAN!

Miglior esclusiva per Sony PSNetwork - FLOWER

Miglior esclusiva per Nintendo Wii - NEW SUPER MARIO BROS Wii

Miglior esclusiva per Nintendo WiiWare - LIT

Miglior esclusiva per Nintendo Virtual Console - PULSEMAN

Miglior esclusiva per Nintendo DS - SCRIBBLENAUTS

Miglior esclusiva per Nintendo DSi - LITTLE RED RIDING HOOD'S ZOMBIE BBQ

SPIEGAZIONE: Con questa premiazione voglio dare maggior risalto a quei pochi giochi oggi che possono vantare di essere delle esclusive. Da sempre sono contrario a questa situazione, ma altrettanto è innegabile che lo stile di una console viene proprio tratteggiato dal tipo e dalla qualità delle varie esclusività a lei rivolte. Credo infatti che se un domani dovessero mancare le produzioni "Only for" di conseguenza le varie console diventerebbero dei semplici lettori, perdendo cosi la loro identità. Certo, forse sarebbe anche una cosa buona questa, cosi magari si comincerebbe a dare importanza giustamente al videogioco e non al sistema dove gira.

Comunque, ora vi commento queste premiazioni: New Super Mario Bros Wii è un prodotto pressoché perfetto, curato e sicuramente uno dei migliori su Nintendo Wii in questa generazione. Uncharted 2 è stato uno spettacolo visivo magnifico, ma anche come gioco in se vede pochi rivali. L'oscar se lo merita appieno sia per le sue qualità tecniche che narrative. Su quest'ultima caratteristica, voglio ringraziare la fantastica game designer Amy Henning (Soul Reaver I & II). Per Xbox360 questa è stata un'annata fiacca in termini di esclusive, e non sapendo cosa scegliere sarei andato con Forza Motorsport 3, ma non apprezzando molto il nuovo corso di questa serie mi dispiaceva premiarlo. Quindi ho scelto nel mucchio un certo Tales of Vesperia, anche perché le qualità del titolo sono indubbie e sulla console di Microsoft è stato bellamente ignorato da tutti. Tra le console portatili ho premiato maggiormente l'inventiva e meno la qualità effettiva del prodotto: Quindi Scribblenauts in questo senso risulta migliore di Mario e Luigi o Zelda anche se quest'ultimi sono evidentemente migliori in senso generale. Anche su PSP il concetto è il medesimo, con Holy invasion of Privacy, Badman! che si propone carico di un gameplay brillante ed innovativo. Tra i giochi in digital delivering invece c'era davvero l'imbarazzo della scelta: Ho preferito dare il pick alla poesia di Flower su Ps3, anche se il servizio Sony è stato molto ricco quest'anno. Su sponda Microsoft invece è da celebrare Shadow Complex, un gioco profondamente debitore a Metroid. Altrimenti meritavano lode Trials HD e il remake di Banjo Tooie, che come qualità in se senz'altro è il migliore della annata. Purtroppo essendo una conversione/remake, ho preferito premiare Shadow Complex, che almeno vanta un nuovo IP. Su sponda Nintendo invece, lo scontro è stato duro, ma altrettanto ho premiato l'innovazione, ovvero il geniale LIT. Su DSi Ware invece è da provare assolutamente Little Red Riding Hood's Zombie BBQ.. bellissimo!!



-PREMIAZIONE PER GENERE:

Miglior videogioco ACTION 3D - Ninja Gaiden Sigma 2

Miglior videogioco ACTION/ADVENTURES - Uncharted 2

Miglior videogioco ACTION/HORROR - Dead Space Extraction

Miglior videogioco ROLE PLAYING GAME - Shin Megami Tensei Persona 4

Miglior videogioco ADVENTURES - Legend of Zelda Spirit Tracks

Miglior videogioco ADVENTURES/PLATFORM - New Super Mario Bros Wii

Miglior videogioco SHOOTER - KILLZONE 2

Miglior videogioco STRATEGIC/RTS - EMPIRE TOTAL WAR

Miglior videogioco BEAT'EM UP - BATTLE FANTASIA

Miglior videogioco SPORT/RACING - NFS SHIFT

Miglior videogioco SPORT/GENERIC - PES 2010

Miglior videogioco PUZZLE or MUSICAL - PROF. LAYTON E LO SCRIGNO DI PANDORA

SPIEGAZIONE: Viene sempre difficile decidere i migliori giochi per genere, anche perchè questi spesso appartengono a più rami e quindi si rischia di fare parecchia confusione. Anche qui ho elencato molti titoli che sono da interpretare, perché potrebbero non essere necessariamente i migliori ma quelli che secondo me meritano maggior lode.

Cominciamo dall'inizio: Anno avaro per gli action 3D, genere che si promette di rifarsi ampiamente nel 2010. Fra tutti quello che più ho ammirato è incredibilmente una conversione, ovvero Ninja Gaiden Sigma 2. Il motivo è presto detto: a distanza di tempo, si conferma come il miglior action in circolazione, specie per la sezione dedicata al combattimento, davvero di razza. Il restlyng su PS3 poi è stato magnifico, come anche la possibilità di fare la co-op. Fra gli action-horror la sorpresa è stata proprio Dead Space, per il secondo anno di fila. Mi aspettavo una porcheria, invece è venuto fuori un gioco eccellente e spaventevole al punto giusto. Menzione d'onore anche per un Silent Hill niente male e per Cursed Mountain, pregevole sorpresa anch'esso. Resident Evil 5 invece mi ha parzialmente deluso, quindi per quanto mi riguarda in questa graduatoria il vero sconfitto è lui. Fra gli adventures ci stavano decine di giochi validi, ma poco importa, perché il genere appartiene a Zelda e poche ciance. Esattamente come fra i platform, dove New Super Mario Bros Wii riesce a battere l'ottima concorrenza di Mushroom Men e Ratchet. Tra la moltitudine di sparatutto usciti mi dispiaceva premiare a caso, visto che non amo evidentemente il genere, ma alla fine ho preferito Killzone 2 per il risultato tecnico e le coperture tattiche del prodotto. lo approfondirò meglio più avanti visto che la mia esperienza con il gioco si limita giusto ad un test appena approfondito. Stessa cosa per Empire Total War, gioco che desidero fortemente ma che il mio PC non reggerebbe mai. Lo bramo e per questo lo pongo al vertice della classifica. Tra i picchiaduro, dopo la delusione di Tekken 6 mi sentivo di premiare per ripicca Battle Fantasia, un poco per carenza ed un pochino per vendetta a Namco, che non s'impegna più quanto invece dovrebbe. Una nota è poi da spendere per il capolavoro PS2 Persona 4, gioco che viene stranamente poco considerato in circolazione. Infine i racing game, dove ho preferito Shift a sorpresa di una agguerrita concorrenza.


-PREMIAZIONE PER INTERESSE:

Videogioco dell'anno - Uncharted 2

Delusione dell'anno - The Conduit

Miglior videogioco handheld - Zelda Spirit Tracks

Miglior videogioco casalingo - New Super Mario Bros Wii

Miglior testo narrativo - Shin Megami Tensei Persona 4

Miglior acquisto import - Demon's Soul

Videogioco più noioso - Harvest Moon L'albero della Tranquillità

Videogioco più divertente - The House of the Dead Overkill

Videogioco più istruttivo - Assassin's Creed 2

Miglior nuovo franchise - Little King Story

Miglior seguito dei seguiti - Ratchet & Clank A spasso nel tempo

Peggior seguito dei seguiti - Leisure Suit Larry Box office

Acquisto più conveniente - Mega Drive Ultimate Collection

Miglior gioco su licenza - Batman Arkham Asylum

Miglior gioco multiplayer - Borderlands

Miglior remake - Metroid Prime Trilogy

Peggior remake - Rygar the battle of Argus

COMMENTO: In questa categoria c'è il trionfo del gusto, del mio gusto, e quindi non rodetevi le balle se il vostro gioco viene ingiustamente cazziato.

Gioco dell'anno non potevo non mettere Uncharted 2, che per inteso è stato dibattuto nella mia mente fino alla fine con New Super Mario Bros Wii e Persona 4. Fra le delusioni invece il merdone d'oro va a The Conduit, con la speranza che High Voltage, gli sviluppatori, la prossima volta facciamo meno gli sboroni per poi deludere le attese. Per il miglior handheld sono andato con Zelda, alla lunga un prodotto di più spessore dei vari Layton, Mario e Luigi e compagnia bella. I premio miglior testo narrativo va al jrpg Persona 4, meritato appieno, mentre quello più istruttivo ad Assassin's Creed 2, che con gli inserti sui monumenti e le schede fa un piccolo corso accelerato di storia ai suoi videogiocatori. Il gioco più divertente non può essere altro che Overkill, che oltre ad una realizzazione tecnica proverbiale vanta delle scene divertenti come pochi. Harvest Moon invece come sempre è un gioco profondo e ben realizzato, però davvero è soporifero quanto un boccetto di Valium. Tra i migliori acquisti non potevo ignorare la Sega Mega Drive Ultimate collection, che con una quarantina di capolavori senz'altro si offre al pubblico in modo esemplare, visto che è pure a basso prezzo. Ratchet infine ha deciso di ispirarsi un pochetto a Mario Galaxy, tanto da meritare la menzione nel miglior seguito dei seguiti, cosa che per antitesi riesce a Leisure Suit Larry, che compie un passo indietro clamoroso rovinando completamente un franchise storico importante. Per ultimo ci sono i remake: Metroid non ha confini, tre giochi in un disco solo che hanno fatto la storia dei videogames ora riadattati tecnologicamente ai nuovi controlli Wii, che riescono a migliorare il prodotto. Per i peggiori remake ero combattuto fra Bionic Commando e Rygar, ma sicuramente quest'ultimo si è rivelato il peggiore fra i due, in quanto privo di sostanziali migliorie ed in pratica una conversione peraltro inutile. Bionic Commando invece, analizzandolo bene, non delude appieno, anche se lo stile originale è andato a farsi benedire. Con questo è tutto, grazie per avermi seguito e buon 2010!!