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martedì 7 aprile 2009

Madworld ed il console gaming che non c'é più..


http://wiimedia.ign.com/wii/image/article/875/875033/madworld-pics-20080519111054869_640w.jpg

Madworld sarà un fallimento, Madworld sarà un successo. Presto faranno una serie di titoli incentrati su questo concept. Madworld ed ancora Madworld! Si salva dal baratro perché famoso. Tutti lo citano ma non ne conoscono la vera natura, cosa si nasconde dietro quella grafica alla Sin City? Quale messaggio trasporta nascosto da tonnellate di volgarità e violenza? Quando ho i primi voti in giro mi sono preoccupato, pensavo ad un prodotto piuttosto standard, con forti richiami al videogaming attuale e quindi spoglio ma cosmeticamente bello come un altro Afro Samurai. Insomma il classico titolo che magari si dimostra un bel lavoro ma che non era nulla di che, niente di nuovo che passi sotto il ponte.
Invece pur innovando anche lui poco e ci mancherebbe, vista l'estinzione dei prodotti innovativi dei tempi odierni, ripropone un qualcosa che fino adesso si era visto poco, o meglio era finito di lato, nello sgabuzzino, nel ripostiglio del vecchio videogame d'autore, quel posto dove si trovano decine e decine di capolavori o mezzi capolavori che sono stati messi da parte perché ritenuti "troppo arcade".

Ed è proprio questo il punto, il gioco arcade è morto, lunga vita al gioco arcade. Dovrebbe essere ora leggendario, quasi come quelle rare apparizioni di generi estinti come lo shot 'em up con le navicelle alla G-Darius. Invece no, proprio su Wii piovono le critiche peggiori contro i Rail game, tipiche espressioni arcade del videogame. Ovvio, l'arcade è morto, però si tende a glorificare il Dreamcast, una console prevalentemente arcade, e si fa un po' di confusione. La verità è che il ciclico cambio generazionale dell'utenza ha portato la dimenticanza di questo genere, mentre i vecchi dinosauri che non hanno ancora appeso il pad al chiodo sono fossilizzati sui vecchi giochi e non riescono nemmeno più a vedere quando uno di questi ma in chiave tecnica moderna si ripropone. Questo è Madworld, ovvero il divertimento estinto di un genere che non brillava da tempo. La sublimazione di un opera ricca nel contenuto ma povera nell'estetica come God Hand, con il quale ovviamente condivide gli autori e buona parte del gameplay.

Questa volta hanno davvero fatto un bel lavoro perché tutto è rifinito alla perfezione e si sposa magicamente con i controlli del Wii. Credo che già questo basti per dargli quel senso di esclusività visto che il concept da cui attinge è freschissimo grazie ai comandi del Wiimote quanto al tempo stesso vecchio come il videogame stesso per l'aurea che emana. Pestare a ripetizione in modo creativo è quanto di più bello si sia visto dai tempi di Street of Rage, e le varie dinamiche di uccisione non danno mai quel senso di deja vu tipico di questi titoli. L'ilarità di fondo, il design artistico, i commenti volgari e tutto ciò che ne fa un gioco estremamente violento svolge solo da splendido corredo ad un prodotto di per se perfetto per quello che vuole proporre, ovvero una esperienza di gioco estremamente arcade, e solo e sempre ARCADE applicata ad un contesto che trasuda piena golden age del videogame. Probabilmente visto che nella generazione attuale il tratto arcade è odiato da buona parte della critica ecco piovere recensioni non sempre così positive come quella recente di EDGE che gli ha mollato un bel "sei.

Io trovo pazzesco che venga criticato il videogame nella sua forma arcade anche quando si tratta di sparatutto su binari, quando il videogame arcade altro non è che il tipico console gaming! Ed in giro si leggono pareri entusiastici su The Conduit che di console gaming ha un fico secco?? Che fine hanno fatto i vecchi videogiochi console? Che fine hanno fatto i vecchi videogiocatori da console? Sono sempre di meno, non hanno avuto un degno ricambio generazionale e vegetano come dinosauri nei musei. Nel frattempo la critica si lascia andare nella sue castronerie. Va bene Madworld che è un titolo famoso, ma gli altri? Fucilati.. fanno recensioni di giochi console e puniscono il console gaming. Un controsenso da oscar. Invece produzioni come Riddick per esempio, che hanno una chiara produzione derivativa Pc si prenderà il suo "otto" ovunque anche quando sostanzialmente ripropone lo stesso gioco del 2005. Ci sono sempre stati due modi di intendere il videogame, dove si opera l'unico vero distacco dell'utenza. La si può chiamare PC vs. Console, Occidente Vs. Oriente ecc.. I mondi sono questi, ad ognuno i suoi abitanti. Molti si adattano su uno o l'altro pianeta, ma non si può convergerli appieno. Se si valuta con gli occhi di uno le produzioni dell'altro ci si troverà sempre da ridire.

(danleroi)


venerdì 9 gennaio 2009

Animali estinti da resuscitare, si può?

http://www.marshalls-art.com/images/ipaleo/paleopg21/Smilodon.jpg

LONDRA, 8 GENNAIO 2008 - Grazie al Dna gli scienziati potrebbero far tornare in vita una serie di specie estinte da migliaia di anni, una volta ricostruita la loro sequenza genetica. Immaginando questo possibile zoo del passato, la rivista britannica New Scientist ha pubblicato una 'resurrection list' delle specie che con più probabilità gli scienziati riusciranno a ricreare: in cima alla lista, la tigre dai denti a sciabola, il dodo e anche il nostro più vicino antenato, l'uomo di Neanderthal. Per 'resuscitare' le specie estinte, gli scienziati dovrebbero prima riuscire a recuperare abbastanza Dna da un tessuto dell'animale e poi trovare una specie simile tutt'oggi esistente nella quale impiantare l'embrione in cui è stato inserito il Dna ricostruito.

Gli esseri umani, ad esempio, sarebbero dunque i candidati ideali per l'uomo di Neanderthal - la cui sequenza del Dna dovrebbe essere pubblicata quest'anno - mentre il leone potrebbe essere utilizzato per la tigre dai denti a sciabola. La difficoltà maggiore - sottolinea Stephan Schuster, un biologo molecolare della Pennsylvania State University - resta tuttavia quella di riuscire a ricuperare un campione di Dna intatto. Come spiega lo scienziato - che ha preso parte al progetto per la ricostruzione del genoma del mammuth, la cui quasi completa sequenza genetica è stata pubblicata nel novembre scorso - il Dna può conservarsi per molto tempo soltanto in climi molto freddi (come i mammuth ritrovati nel ghiaccio), estremamente secchi o completamente bui. Anche in condizioni ideali, poi, il Dna non sopravviverebbe per più di un milione di anni. Niente dinosauri quindi, se mai specie il più possibile vicine a noi.

"Vale la pena studiare soltanto i campioni di meno di 100.000 anni fa", sottolinea Schuster. Alcune delle specie che, secondo il New Scientist, in un prossimo futuro potrebbero tornare a camminare su questa Terra, sono quindi di recente estinzione: oltre al dodo, scomparso nel 1690, nell'elenco compaiono anche il moa, una sorta di struzzo scomparso nel 1500 del quale sono state trovate alcune ossa e uova in Nuova Zelanda e la tigre della Tasmania, estintasi nel 1936 e della quale alcuni scienziati sarebbero già riusciti a 'risuscitare' un gene, impiantanolo in un topo. Tra gli animali scomparsi da più tempo si trovano invece l'alce irlandese, un gigantesco cervo estintosi 7.700 anni fa, le cui corna misuravano fino a due metri, l'orso gigante dalla faccia corta, detto anche orso bulldog, un antenato degli orsi odierni estintosi 11.000 anni fa che pesava circa una tonnellata e il milodonte gigante, un gigantesco animale simile ad un orso alto sei metri e dal peso di quattro tonnellate. A chiudere la top ten della rivista scientifica per finire sono il glyptodon, una specie di armadillo grande quanto un'automobile, estinto 11.000 anni fa e il rinoceronte lanoso, estintosi 10.000 anni fa ma del quale esistono numerosi esemplari conservati in nel permafrost.

(FONTE: ANSA )

martedì 4 novembre 2008

Nuotando forse non mi vedono..


Le tigri sono i più potenti nuotatori tra gli animali terrestri. Riescono a cacciare e trattenere il fiato sott'acqua a lungo, questo nonostante le dicerie da sempre dicessero il contrario. Questo conferma come non si conosca poi ancora molto su questo enorme felino. Come per il gatto per esempio, che vive da sempre nei nostri giardini ma che ancora sembra saper rimanere avvolto nel mistero per alcune sue abitudini. I cinesi dicevano che "era stato il gatto ad insegnare alla tigre a cacciare". Forse, ma io un gatto subaqueo non lo avevo davvero mai visto. Fra meno di dieci anni non esiteranno più le tigri, come gli scimpanzè. Cazzo ma possibile che non si riesce a preservarle degnamente? Uccidere un uomo può portare alla pena di morte, ma sterminare centinaia di animali no? Non è lo stesso? Un secolo fa c'erano circa 100.000 tigri nel mondo. Ora ci sono dicono a malapena 2.500 adulti di cui la maggior parte in cattività o nei cazzo di circhi, con la varietà del Bengala praticamente estinta in natura. Nessuno ha più visto tigri albine selvatiche poichè l'ultima è stata uccisa nel 1958. Le varietà bianche con strisce nere non sono albine, ma semplicemente bianche. Ne restano pochissime, discendenti da numerosi accoppiamenti e quindi non più pure. Ma chissenefrega, tanto in Oriente massacrano di tutto, cani, gatti, e perchè non le tigri? Io massacrerei per esempio i cinesi, oppure già che ci siamo, ripulirei il pianeta dal Marocco alle coste del Giappone, passando per l'Iran. I Giappo li salverei, a patto che la smettano di rompere i coglioni a Balene e Capidogli. Poi perlomeno sono civili, quanto lo siamo noi. Quindi una bella merda. E le tigri adesso nuotano, sperando che almeno sott'acqua l'uomo non le veda. Ma si sbagliano, basti pensare al semi estinto squalo bianco. Se vogliono salvarsi devono cambiare pianeta. Chissà se nel sistema di Alpha Centauri l'uomo mai metterà piede..

(danleroi)