lunedì 29 dicembre 2008

Cronache Oscure: Divorato dall'odio


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Volevo scriverti una lettera vera, con la carta e l’inchiostro, ma non vali nemmeno il francobollo con cui spedirla.

Ti nascondi in questo mondo di immagini e finzioni, altrettanto arido e vuoto come la tua esistenza, sterile e lugubre come il mondo in cui vivi, dove non c’è niente di reale tranne la tua malvagità. Un mondo in cui puoi fare finta di valere qualcosa, di dimostrare il tuo ego, magari perché giocando online con qualche altro derelitto come te che confonde la vita vera con un videogioco, puoi dimostrare di essere bravo, facendo qualche punto in più. Chissà poi, magari neanche quello perchè sei una pippa incapace in qualunque cosa.
Fai l’anticonformista, vomitando sul governo, sulle istituzioni, il paese in cui vivi, il lavoro che ti da di che mangiare, e poi ti nutri di luoghi comuni e banalità sugli altri o sulle origini della tua razza.. che pena.

Sei scappato dalla tua realtà per andare a vivere in un posto agiato e perbenista. Sei l’anticonformista che va al lavoro un'ora prima per far vedere che è un bravo ragazzo, ligio al dovere. Una maniera come un’altra per leccare il culo a quelli che non chiami padroni ma riconosci come tali. Non ti riconosci nemmeno in una condizione ideale in cui puoi fare la parte del povero emigrante con famiglia a carico, come ami descriverti, pensando di essere l’unico al mondo che ha vissuto un disagio e ne è uscito fuori da solo con le sue forze.. ammesso che sia così poi perché sei talmente falso da non far trapelare neanche la verità. Hai dei complessi di superiorità che ti portano a fare il falso ribelle, il falso sfortunato, la vittima del sistema, protagonista di chissà quale film drammatico dove nel giusto ci sei solo tu ed attorno a te si sprecano personaggi corrotti e crudeli. Ed in questo, tu reagisci in modo disincantato, menefreghista, facendo lo spaccone da quattro soldi, quello che sbeffeggia ed insulta chicchessia davanti a tutti, pensando di rendersi più fico e chissà come di affermarsi, quando al massimo risulteresti solo maleducato e schifoso. Pieno d'orgoglio ti rivesti di questo personaggio sparando a zero su tutti gli altri.. che pena, che schifo..

Però, dall’alto della tua fintissima regalità, ti permetti di trattarmi da nazista, a me! Dici che sono un burattinaio, un regista occulto, sputando su di me e sulle mie idee. Così, gratuitamente, nascondendo tutto ben dietro a qualche vaga dote da cabarettista, non avendo neanche le palle per riconoscere la vera natura del tuo carattere, che imputi ad un altrettanto vaga discendenza da chissà quale stirpe ridicolmente "demoniaca".

Sei un essere incapace di dare qualsiasi tipo di rispetto ed amicizia.. qualunque sia il significato che tu dai a queste parole sei arido e vuoto. Pensi di essere uno che conta qualcosa nel mondo ma sei lo zero più assoluto, una striscia di merda sulle mutande. Ma definirti cosi già ti valorizzerebbe troppo.
Tranquillo, sei anche meno. Se moriresti oggi probabilmente non se ne accorgerebbe nessuno prima di qualche giorno. Perchè la gente ti evita, ti schernisce, perchè riconoscono in te solo la vigliaccheria e la cattiveria.
Sei talmente borioso e pieno di te, concentrato solo ed esclusivamente su te stesso, da non renderti neanche conto di cosa sei stato per me, in passato, quando ancora non ti conoscevo veramente e contavi qualcosa. Un idolo, un simbolo, un icona irraggiungibile.
Mi sarei sacrificato per te, nemmeno sai cosa avrei messo in gioco. Ma hai dimostrato di essere talmente piatto intellettualmente da non aver capito mai quanto fosse grande il mio coinvolgimento. Sarei stato veramente capace di mandare a puttane tutto per seguirti nel tuo progetto.

Hai fatto finta di niente fino alla fine, sforzandoti solo di essere il più sgradevole possibile (e ci sei riuscito), perché impelagarsi con una persona corretta ed onesta come me (ma almeno lo sai cosa significa?) ti faceva sentire troppo a disagio. Invece eccoti li, a fingere una famiglia, con la tua mogliettina, la solita casalinga disperata che sono sicuro darebbe un occhio pur di fuggire dal suo menage familiare e da un pezzo di merda come te. Meglio fare finta di niente vero? Prima o poi si stancherà anche lei e si toglierà dalle palle, vedrai. Non avrai neanche i coglioni di guardarla in faccia o di parlarci, la lascerai andare via con freddo distacco ed assoluta noncuranza.

Ma quel giorno, ne sono sicuro, appena chiusa la porta dietro di se, sprofonderai nella dimensione oscura che tanto ami ed odi. Vedrai, come tuo padre, il risvolto nero dell'esistenza e quel briciolo di sanità mentale che ti rimane, svanirà via in preda ai deliri più disperati. E' sarai prigioniero per sempre del tuo corridoio oscuro.
Prego ogni giorno perchè questo avvenga, perchè la morte non ti merita, ma la pazzia e la distruzione dell'uomo sono l'unica vera condanna giusta che mai nella tua misera esistenza, potresti meritarti.

Paul.

Lettera ritrovata fra le mani di Herbert Blonde, ex programmatore di fama mondiale, rinchiuso recentemente in un ospedale psichiatrico per grave esaurimento nervoso. Le parole del suo "amico" Paul sono risultate quasi profetiche.

(danleroi)

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