venerdì 26 dicembre 2008

Chi ha paura dell'orco cattivo (ed argentino..)??

File:Poucet10.jpg


In Italia abbiamo il terzo debito piú alto del mondo, equivalente a piú del 104% del PIL, quindi grosso modo dice l'Economist, come un mostro che vive in cantina, un orco, che presto riuscirà a scappare dal suo giacilio e distruggere tutto quello che gli capiterà sotto mano. Questo demone, che non colpirà solo la nostra nazione ma l'Europa comunitaria intera, assesta sempre più scossoni al portone dello scantinato. Vuole venire qui da noi e divorarci tutti. I primi del mese, precisamente il terzo giorno di dicembre, il colpo poderoso all'uscio malandato che lo custodisce, ha lasciato presagire che i tempi dove ci sentivamo al sicuro sono finiti, dove l'Italia ormai, sembra assomigliare sempre più all'Argentina, sia per la situazione economica che per la sua indolenza a combattere le frodi e gli usurpatori della dignità umana che colonizzano le televisioni.

"C'è qualcosa di peggio della recessione" dicono gli esperti, "ed è la bancarotta di Stato". Se il Tesoro italiano non riuscisse più a trovare compratori per i bond italiani, ha detto il ministro del welfare Sacconi, all'Italia potrebbe toccare la stessa sorte dell'Argentina nel 2001.

Citando l'Economist: "Il mercato dei bond delle nazioni é certamente diventato piú complicato per i venditori del debito. Numerosi paesi con tassi di credito parecchio migliori dell'Italia, hanno bisogno di raccogliere fondi per far fronte a tutto. Ma se i tassi d'interesse sui bond italiani salissero ancora, il governo potrebbe finire per pagare piú interessi, e questo aumenterebbe il rischio che il deficit del budget possa sfuggire di mano. Se ció accadesse, la fiducia degli investitori ne uscirebbe certamente erosa, spingendoli a domandare tassi di interesse ancora piú alti".

Naturalmente il ministro della economia (evito di mettere le maiuscole per sdegno) Tremonti ha negato che ci sia alcun pericolo di subire un default come quello argentino di inizio millennio, ma ha confermato che i rischi sono saliti (ah beh, allora..). Ha detto poi ad una commissione parlamentare che "l'unico vincolo" sulle spese del governo non era piú rappresentato dal trattato di Maastricht dell'Unione Europea che mette un limite ai deficit, ma dai limiti imposti dal mercato (di bene in meglio..). Infatti i timori sono tutti al riguardo ad eventuali dinamiche di debito avverse, rintracciabili per esempio nel netto aumento della differenza tra gli interessi tra i bond decennali della Germania ed il loro equivalente italiano.

Il 5 dicembre questo ha raggiunto 144 punti, mentre alla fine di maggio la differenza era di 38 punti come spiega ampiamente lo spaventoso grafico qui sotto:


[11Dic_Economist_Graph.gif]

Ora non voglio certo fare il catastrofista ma certo le misure anti-recessione di Berlusconi sono state nettamente modeste e per ora infruttuose, e dubito che lo saranno mai. Le prove di quello che dico sono per ora poco dimostrabili ma nel corso del 2009 vedremo con analisi più approfondite come "qualcuno" pensi a farsi i cazzi suoi al posto che risanare un minimo lo stato che dovrebbe rappresentare. Lo spettro malaugurante dell'Argentina è sempre più vicino e quel manipolo di vecchietti da Bar Sport al governo lo sa bene. Questo per il nostro paese sarà l'anno economicamente più triste della sua storia, seguito da un 2010 di piena e controversa austerity.
Assorbiremo il botto dicono gli esperti, perchè l'italiano è abituato alla crisi. Cazzate, se paesi "sani" come la Germania, con gente che pensa oltre alla loro pancia anche alla propria nazione, accusa il botto e barcolla, la nostra piccola economia da mercatino delle pulci verrà annientata.
Io fossi in voi non aprirei mutui per i prossimi due anni, e per le rate fate come me, comprate solo se necessario e non a rate, mai! Non fatevi inculare dalla Findomestic et similia, davvero.
Evitate poi sopratutto di fare i figli, visto che oggi allevarne uno costa quanto prendere un automobile di valore. Perchè l'orco scalpita, scrolla le mura e percuote la porta, vuole uscire, e se dovesse scappare, si sa, le sue prime prede purtroppo sono i bambini..
Non possiamo muoverci, siamo tutti seduti sull'orlo del burrone.

Se vi interessa qui c'è l'ottimistico articolo dell'Economist.

(danleroi)

Nessun commento:

Posta un commento