lunedì 20 aprile 2009

Storie di piccoli grandi re.. Little King's Story!!

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C'era una volta un ragazzo timido e solitario di nome Corobo, un giovane che al contrario di voi che leggete amava trascorrere il proprio tempo libero passeggiando qua e la nella foresta. Gusti discutibili certo, penserete che cavolo avrà da fare nella foresta tutto il tempo? Come sempre siete dei malpensanti, non ha nessuna piantagione di "piantine profumate" da coltivare e.. ok, torniamo in tema. Dicevamo, Corobo mentre gironzolava fra le fronde infinite degli alberi s'imbatte un giorno in una scintillante corona d'oro che trova appoggiata in terra. Voi che fareste, la lascereste li alla mercé chiunque? Ma proprio no, infatti anche Corobo non ci pensa su due volte e mentre la raccoglie pensa già probabilmente a chi del mercato nero rivenderla, salvo poi rendersi conto che se lui ha una corona (non la birra ovviamente) significa che.. è un Re! Perché non approfittarne quindi?
Little King’s Story si presenta a noi con queste premesse, ma come si porge nella sostanza? Catalogabile come gioco di ruolo e di strategia, tramite il piccolo e buffo Re Corobo dovremo provare ad allargare i confini del nostro regno ed espandere la popolazione accrescendo cosi la propria forza lavoro al fine di creare una comunità vasta e perfettamente organizzata, naturalmente tutto sotto al nostro dominio, sia chiaro.

All'inizio del gioco stanzieremo nel nostro piccolo e sparuto villaggio, con pochi e limitati sudditi, con i quali presto ci renderemo conto del nostro potere di regnante: infatti saremo in grado di ordinare loro tutto quel che vogliamo (ehm.. proprio tutto tutto no..). Il problema è che per mandare avanti il regno servono persone e ruoli specifici e importanti, che ricoprano tutte le possibili istituzioni in modo da creare via via una società più vasta quanto più in grado di compiere compiti di diversa natura. Quindi si va dai muratori ai falegnami, ai minatori e cosi via tutti rappresentano un importate tassello in grado di definire con precisione un perfetto ed ordinato sistema. Più questo è efficiente e maggiori saranno le nostre capacità di compiere delle imprese. Ovviamente si cerca sempre d'arrangiarsi, infatti toccherà proprio al nostro piccolo Re andarsene in giro ad esplorare il mondo (poveriiino! gli altri a spaccarsi la schiena..) in cerca di nuovi materiali e territori. Naturalmente non saremo soli ma anzi possiamo essere accompagnati da parecchi compagni di viaggio specializzati ognuno del proprio mestiere, per esempio dal soldato addestrato per difendere la nostra incolumità ai demolitori per rimuovere eventuali ostacoli che c'intralciano il cammino. Il sodalizio con questo team diventa man mano molto più compatto di quello che inizialmente si crede, creando una squadra affiatata e perfettamente integrata. Perdere un solo tassello potrebbe cosi limitare momentaneamente il nostro potere, ma anche privarci di un solido e valido alleato, infatti più avanti non di rado saremo chiamati a fare i conti con la nostra coscienza in situazioni che eventualmente potrebbero essere risolte più velocemente con il sacrificio di uno dei sudditi al seguito del nostro team.

Fortunatamente non saremo soli a gestire, ma tramite il nostro fido cavaliere Howser che dalla schiena di una mucca (quindi un muccaliere..) ci aiuta con le costruzioni ed i compiti di gestione facendoci da secondo, Liam ci elargisce consigli e dritte mentre Berde si occupa dei salvataggi e cosi via, tutti essenziali per poterci cavarci d'impiccio da situazioni intricate o migliorare la familiarità con il gameplay di gioco. L'interfaccia con la quale comandare i nostri uomini è molto ma molto semplice quanto perfettamente funzionale, non dando cosi mai il senso di leggerezza tipico delle produzioni casual ma anzi riesce a porsi sempre in modo piuttosto accattivante. Per il controllo sappiamo quindi che movimenti di Corobo sono adibiti alla leva analogica, mentre con i tasti A e B possiamo richiamare ed ordinare ai sudditi il percorso, naturalmente facilitati dal consueto puntamento a schermo. Quindi comandi piuttosto "naturali" per l'uso del wiimote.
Altra cosa interessante sono i regni rivali, che sembra siano ben sette, ognuno con la propria cultura ed i loro regnanti. Ovviamente siamo chiamati ad unificare questi regni sotto il nostro dominio (azz.. il piccolo despota espansionista!) facendoci sotto con l'ingegno e quando richiesto con la spada.
La colonna sonora sembra principalmente contenere pezzi di musica classica remixata in modo da essere quantomeno attinente con l'atmosfera epica e volutamente ilare del titolo. Andiamo quindi su musiche prese a piè mani dalle composizioni di Ravel, Bizet e Beethoven. Diverte oltremodo il l'accostamento fra il buffo tratto del character e level design di Little King's Story unito a questi più seri e importanti brani.

Quindi, tirando una bella riga di analisi: Little King’s Story è un gioco di ruolo atipico, con forti tratti gestionali e cenni strategici che lo portano in quel soave e rarissimo campo del "mai visto prima" o perlomeno prendendo qua e là riesce a costruire un qualcosa a suo modo unico. La cosa divertente è che gli autori di questo titolo nel loro pedigreé hanno sviluppato titoli estremamente canonici e consolidati come le serie di Harvest Moon, Dragon Quest e Final Fantasy. Questo dimostra quanto siano a volte dannosi e limitativi i cosiddetti "seguiti dei seguiti" che obbligano a certe procedure consuete gli artisti che magari darebbero il meglio di se in piena libertà espressiva.
Il comparto tecnico è essenziale ma brillante, fresco e coinvolgente, pienamente immersivo e bisogna dire sicuramente riuscito. Le varie missioni da affrontare ed i pazzi personaggi del gioco che incontreremo saranno in grado di trasportarci nell'avventura per giorni e giorni a venire, unendo il tutto con un gameplay fresco, semplice ma efficiente quanto articolato nella sostanza. Ormai l'uscita è imminente, tenetevi il portafogli in mano e compratelo, stavolta non si può davvero rimanere delusi.

Un enorme plauso ancora per Cing che si è messa allo sviluppo di un titolo del genere. Se su Wii qualcuno la prendesse di esempio probabilmente non avremo tutta questa produzione scadente oggi. Una software house magistrale, autrice di Another Code e Hotel Dusk. Complimenti davvero..



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