venerdì 2 ottobre 2009

Mini Ninjas alla riscossa!

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«Ha piovuto parecchio ieri notte, temo che la valle possa essere inondata. I samurai si stanno ritirando dal villaggio.. molto strano, cosa sta succedendo? Che cosa staranno tramando?»


Prefazione:

Mini Ninjas è una creazione firmata I/O Interactive, ovvero una software house danese fondata nel 1998 ed autrice di grandi successi commerciali quali sopratutto la pregevole serie basata sulle vicende dell'agente 47, ovvero il celebre Hitman. A dire il vero sono anche gli autori di titoli riusciti solo a metà, come Kane & Lynch: Dead Men e Freedom Fighters. Probabilmente anche Mini Ninjas ora avrà il suo posticino fra i titoli riusciti a metà, ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa significa davvero un titolo sviluppato da questa software house.
Tutte le produzioni di questa casa di sviluppo, diventata recentemente una sussidiaria di Square Enix, hanno come denominativo comune la capacità di distinguersi da altre produzioni non tanto per i particolari meriti concettuali o tecnici, ma per la forte e piacevole sensazione "sleazy" che è in grado di richiamare. Forte di questa irriverenza ormai diventata simbolo e marchio di produzione, ha sempre piazzato buone vendite con suoi prodotti, in barba ad una critica quasi sempre contraria o refrattaria invece ad elogiarli. Quando si verificano cose del genere significa che il consumatore trova una cosi alta fiducia nel marchio da acquistare a scatola chiusa il prodotto, senza passare per il vaglio di recensioni o giudizi degli amici. Tuttavia come dicevo, le produzioni di IOI non riescono mai ad imporsi qualitativamente nel settore, risultando spesso quindi dei piacevoli esperimenti e niente di più. Se invece vogliamo vederli male, delle occasioni sprecate. Resta appunto da capire ancora oggi che cosa manca in fase di sviluppo a questa software house, visto che lo stesso Hitman, il cavallo vincente che ha reso popolare questa sofco nel mondo, raramente è riuscito a superare la soglia del "bel gioco e niente di più" nonostante gli evidenti sforzi, specie con il Blood Money. Probabilmente in un epoca dove i budget milionari fanno la differenza, I/O Interactive si contraddistingue sempre per un lavoro più economico ma ficcante, intrigante e ben realizzato nelle parti più artistiche e talentuose, relegando in secondo piano quelle più dispendiose di tempo e denaro, come lo sviluppo di un comparto tecnico di prim'ordine. Lo scopo ultimo di questi anni, quindi è stato sempre realizzare un videogioco anche solo appena sufficiente in tutti i reparti, salvaguardando però proprio quello che solitamente la critica fatica a riconoscere, ovvero il piacere ed il divertimento indotto da una sceneggiatura fresca ed irriverente, creata e studiata con lo scopo di appassionare e divertire, in barba ai virtuosismi tecnici delle produzioni più muscolari. Anche Mini Ninjas purtroppo non fa eccezioni. Si mostra al pubblico infatti con tutte queste caratteristiche ma per la prima volta presenta una variazione al tema con un look diverso, buffo e super deformed, privo di armi da fuoco e scene violente, privo di comandi a squadriglie militari e battutacce da gangster movie. Mini Ninjas anzi è carinissimo, pieno di colori, divertente e dal messaggio estremamente positivo. Carico di situazioni comiche, si fa forte di un umorismo prettamente espressivo di chiara scuola orientale, dal quale mutua anche la struttura di gioco, gli ambienti e della storia.
Molto probabilmente giocando a Mini Ninjas vi renderete conto immediatamente di come sia riposante e conciliante, a partire dalla difficoltà di gioco, vistosamente improntata verso il basso. Per avere maggior sfida infatti è preferibile settare l'avventura su difficile anche se non troverete mai questo gioco frustrante o complesso. Questa caratteristica pone Mini Ninjas nell'ideale framezzo tra produzioni prettamente hardcore e casual, rendendosi piacevole per entrambe le frange. Eppure questo gioco, che tanto sembra più ordinario e retrò di quanto IOI abbia mai realizzato, forse invece è per la sofco danese il titolo più coraggioso che abbiano mai rilasciato. Si perchè anche se realizzato con lo scopo di piacere a tutti, questa non è l'epoca migliore per un multipiattaforma da un design simile. Il design dal tratto infantile dei vari platform e adventure infatti si preserva solo su piattaforma Nintendo, mentre per le altre ci sono solo critiche. Probabilmente gli sviluppatori avevano pensato espressamente a Wii e DS per realizzare questa avventura, ben sapendo quanto sarebbe stata ignorata sulle altre piattaforme. La cosa che più infastidisce però sono state le critiche selvagge ricevute da una fascia di utenza intollerante di un certo design, capaci di sparare nel mucchio anche quando il prodotto in questione mostra tratti espressivi di qualità e meritevoli di una occasione. Si tratta comunque di un argomento delicato, da affrontare con più calma e non all'interno di una recensione. Il design di un videogame, possa piacere o meno, è sempre secondo al gameplay, unico e vero imperatore che questo media è costretto a riconoscere. Se in un prossimo futuro titoli come Mini Ninjas non esisteranno più, probabilmente si andrà incontro ad una mortale standardizzazione del settore. Per questo motivo in questa recensione non troverete alcuna critica verso tale design grafico. La speranza è che un giorno le software house riprendano ad avere più fiducia nel pubblico silenzioso, quello che pur non pullulando forum e blog riesce ad apprezzare e cercare produzioni come questa, vittima di plotoni di hooligans sotto l'influsso di un inaudito razzismo videoludico.


Recensione:

Iniziare a descrivere un titolo come Mini Ninjas è cosa assai difficile perché non si sa mai dove partire, se dalle critiche o dai complimenti, anche perché riesce come pochi a dividersi spaccatamente in due su entrambi i lati. Mini Ninjas inizia con un divertente filmato introduttivo che ci infarina una trama messa li quasi per giustificazione, perché narra della sparizione da un villaggio di alcuni abili ninja e dei piani di conquista di uno stregone che crudelmente trasforma gli animali dei boschi in buffi ma agguerriti samurai. Costituito un esercito di notevole dimensioni, lo stregone invia i suoi scagnozzi a conquistare i villaggi ed a rapire ed imprigionare sempre più animali delle varie zone con lo scopo di ingrandire ancora di più il suo oramai sempre più vasto impero. Per mettere fine a questi soprusi, l’anziano del villaggio invia i suoi più abili Ninja, che però poco alla volta non faranno più ritorno. Poco prima della disfatta però, con l'esercito del nemico alle porte del villaggio, si fa forza e decide di inviare gli ultimi due ninja rimasti, i più scapestrati ed impreparati: il piccolo Hino ed il bulimico Futo. A salvare da una sicura e triste disfatta però, ecco il jolly che nessuno si aspettava: il piccolo Hino è anche l'unico ninja capace di utilizzare l'arcana magia Ki e rivitalizzare gli antichi templi, custodi di pergamene di saggezza in grado di infondere un ancestrale potere in colui che ne scopre i segreti. Nonostante alcuni colpi di scena però, l'avventura sarà delle più semplici per i nostri mini ninja, che andranno incontro ad ambienti tridimensionali di valida fattura ricolmi di nemici tutti meno abili del nostro personaggio.
A dare un primo sguardo al design si notano subito alcuni riferimenti iconografici importanti, a cominciare dall’energia suddivisa in cuoricini, come in Zelda, per proseguire con i samurai che tanto ricordano sia per aspetto che modi i soldati di A Link to the past. Gli ambienti mostrano colori brillanti e splendidamente cartoneschi, rappresentati da un design generale che enfatizza maggiormente l’aspetto cromatico del gioco, che vi accompagnerà sempre variando durante l'avventura. Se i primi livelli saranno infatti ambientati di giorno, con una tinta prevalentemente verde brillante, quelli seguenti vedrà il rosso pallore del tramonto, la bluastra notte nei pressi del primo castello, l'oscura notte piovosa, l'alba sui bianchi monti innevati e cosi via. Ho scritto “primo castello”, perchè ne incontreremo diversi, con ognuno infine il suo mega boss da affrontare. Se pensate a dei dungeon tuttavia vi sbagliate, infatti solo raramente Mini Ninja si ambienta attraverso gli interni, rilegando l'azione presso i monti e le vallate oppure le corti di palazzo. I nemici, dei bislacchi samurai, sono buffissimi e suddivisi in piccoli reggimenti affidati al comando di un samurai leggermente più alto. Vederli marciare, perdere la fila, sentirli sgridare in uno pseudo tedesco di stampo nazista e rimettersi in marcia fa ridere, come altrettanto sentirli vociare fra loro o urlare uno squillante “Mini mini Ninjas” quando ci scoprono nascosti nell’ombra o ci vedono arrivare all'attacco. Proprio il giocare di sorpresa però è una delle tattiche migliori di questo gioco. Nascondersi dietro un muretto porta sempre una forza d’attacco superiore, che favorisce l'esito del combattimento a nostro favore. Purtroppo il livello di sfida è talmente basso che se avete un minimo di esperienza con i videogames sarete chiamati a usare gli appostamenti esclusivamente per diletto, in quanto vien senz'altro più facile farsi avanti fra calci e colpi di spada. Per ottemperare questo problema, visto che al nostro Hino è permesso di salire di livello avrebbero dovuto far salire per bene il livello anche dei nemici, che invece rimangono sempre costanti da inizio a fine gioco, tranne per alcuni, più tosti, che possiamo riconoscere dal diverso colore dell'armatura. Solo dei veloci ed infidi nemici, che entrano in gioco da metà avventura in poi, daranno il giusto filo da torcere, ma è innegabile che la potenza offensiva di cui disponiamo è superiore a quella nemica, per cui a gioco inoltrato si perde un po’ il senso della sfida. Come se non bastasse possiamo tramite magia Ki prendere possesso degli animali che incontriamo o liberiamo, cosi da avere altre facilitazioni nella ricerca degli oggetti, con una dote maggiore nello scovare i fiori e gli oggetti frantumabili, contraddistinti tramite cosi da un grosso e visibile fumo blu tenebra. Proprio la ricerca di oggetti si rivela però la caratteristica più riuscita di questo Mini Ninjas. Tramite menù di pausa possiamo attingere ad un elenco che ci segnerà quanti fiori, monete e statuette recuperare nel livello in corso. Mentre le monete (tengu) ci serviranno per acquistare potenziamenti vari ed ricette, i fiori si riveleranno utili per sviluppare questi potenziamenti, e creare cosi i vari oggetti, che da metà gioco in poi cominceranno a risultare piuttosto utili. Le statuette Jizo, invece, sono oggetti di puro collezionismo ed hanno utilità più che altro se siete dei cacciatori di trofei o se volete completare il gioco al 100%. Molte volte proprio le statuette faranno sudare non poco, costringendoci a procedere a ritroso nel livello per perlustrare ogni angolo ed ogni possibile tunnel o superficie dove le menti malate dei programmatori possono aver nascosto tale artefatto.
Mini Ninjas quindi è un prodotto piacevole e più che discreto, capace di risultare valido su tutti i fronti, con un comparto tecnico pulito ed una grande giocabilità, capace di rendere l'esperienza quanto mai precisa e riuscita. Purtroppo il lavoro certosino nelle animazioni e nei dettagli di contorno, spesso non coincide con errori grossolani come le giunture dei poligoni evidenti in alcuni livelli più avanzati. Tuttavia scoprire che caricando l'arco verso l'alto e scoccare una freccia da notevole distanza, se calibrato bene il tiro, porterà sempre i suoi risultati, è una cosa che non può fare altro che riempire di piacere. Il gioco presenta ventidue livelli di gioco, considerando però alcuni boss fight, per un totale di circa 8 -10 ore se si gioca esplorando per bene. Altrimenti pur non vantando problemi di longevità, senz'altro non sarà delle vostre esperienze più longeve. Il fattore rigiocabilità è nullo, ma per fortuna è possibile ripetere i livelli singolarmente per recuperare gli oggetti mancati.


Considerazioni:

Esattamente come per gli altri brand di I/O Interactive, Mini Ninjas si rivela un concept estremamente valido ma deludente se rapportato al suo reale potenziale. Reso perfettamente l'esempio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, il consiglio è di provarlo senza remora alcuna e poi di tirare le vostre conclusioni, magari dandogli un po' di meritata fiducia. La sua atmosfera ilare e la sua realizzazione (in alcune cose) particolarmente rifinita creano un titolo divertente e parzialmente innovativo, ma che alla fine risulta privo di ambizioni, quindi in sostanza perfettamente riuscito laddove mirava. D’altronde i videogames non servivano originariamente come svago e divertimento? Bene, Mini Ninjas offre entrambi e pure ad alto livello, ma non è certo un a pietra miliare o un most buy ed è solo quindi parzialmente consigliabile. Dopo averlo terminato comunque, la sensazione di aver vissuto un'avventura piacevole si accompagnerà ad una feroce punta di rammarico, perché poteva ambire a qualcosa in più, lasciando quindi tra un sorriso e l'altro un retrogusto, a fine gioco, di delusione.

(danleroi)


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