giovedì 19 maggio 2011

La Ripresa.

Dopo un certo e lungo periodo di abbandono, Danleroi e Human Waste hanno pensato bene di riprendere il buon vecchio blog in mano, per cercare di rendergli giustizia con nuovi post. Dite, se vi garba, cosa ne pensate del nuovo corso:



L'odore nell'aria concupiva una sensazione strana, 

come se l'intero universo si fosse macchiato di chissà quali colpe.

Forse dentro di me esageravo il tutto,

mischiando il creato con le proprie esule sensazioni. 
 

Poi arrivò la pioggia, il freddo, cominciai a dubitare:

attorno a me il Pensiero riprese il suo cammino.

Lento e piuttosto stanco, osservavo il mio peggior nemico,

quello che tanto avevo cerrcato di fermare in gioventù.
 

Mai però potevo pensare, che esso mi voleva a se,

come se fossi il suo legame, l'unica esistenza.

Fu cosa di un attimo quindi, o almeno credo,

forse giusto il tempo di sbattere una palpebra,

che mi trafisse con la sua lamina pesante e tagliente, 

portandomi alla ragione per cui proposi riflessione.

Mi accorsi così che uno spazio perfettamente quadro

delimitava il mio corpo ignudo e livido,

quasi aderente alla mia stessa ingombrante e fisica persona.


Come prigioniero di una bara e sepolto vivo,

potevo tastare con mani e piedi quelli che probabilmente

erano i vertici concavi delle quattro più importanti tappe

che contraddistinguevano la mia vita e credo quella di ognuno:


Alla mia destra, con la tesa mano, potevo sentire la nascita

e la giovinezza, forse il tramite più vivo, ardito e soave,

oltre il quale gli altri tre vertici sommi fra loro

all'apparenza quasi mancavano di valore.


Ma la gioia quando perde propulsione, diventa riflessione,

che porta l'uomo a quella che chiama maturità, 

l'era del potere e del volere, della scelta e della strada,

della dinastia. Vale la pena, di viverla, per sentirsi uomini.


Si chiude infine con la decadenza, quella che col tempo

porta alla morte, alla privazione ed agli stenti, al malumore, al dolore. 

C'è chi prova la fuga, chi vorrebbe dimostrare che l'illusione

di immortalità ha più valore del reale mestizio,

poichè tanto tutti dobbiamo morire, prima o poi.


Manca ancora un punto all'appello, 

non cercate altrove, vive e si nasconde dentro l'esperienza di ognuno, 

custodito come il processo necessario, fondamentale,

per rimetterci ancora una volta nella giusta via.


Non importa quanti siano, cosa e quali percorsi, o Altrove,

la Ripresa è quella che noi ricordiamo per celebrare noi stessi,

quando sappiamo di esser andati vicino alla fine della via

e sappiamo, poiché ancora in tempo, di poter tornare indietro. 


Somiglia per entusiasmo alla giovinezza, ma fa pensare alla morte;

pare che arrivi per destino, ma la porta invece solo la maturità.

S'innesca tuttavia da sola, quando il nostro subconscio sente il bisogno

ancora una volta, di affrontare la vita, con il coltello fra i denti,

per capire meglio, una volta sconfitti, quanto è bella la morte.



(Danleroi, 2011)
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